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Furto alla Coop di Castenaso. Tre giovani denunciati dai Carabinieri

carabinieri-castenasoIeri mattina, i Carabinieri della Stazione di Castenaso hanno denunciato tre giovani, responsabili di aver commesso un furto in concorso ai danni della locale Coop Reno. L’attività investigativa dei Carabinieri era cominciata lo scorso febbraio, dopo che era stato commesso un furto di generi alimentari del valore di 1.162 euro all’interno del citato esercizio pubblico. Dalla visione delle immagini registrate dal sistema di video-sorveglianza, gli investigatori avevano visto che i tre soggetti, dopo essersi impossessati della refurtiva, erano usciti dal supermercato senza pagare e si erano allontanati a bordo di una Fiat Panda di colore bianco, in uso a uno dei tre denunciati, un 25enne, nato a Palermo, residente a Bologna, con precedenti di polizia. Indagando sul giovane palermitano, gli investigatori di Castenaso avevano scoperto che, casualmente, una ventina di minuti dopo il furto, il ragazzo era stato identificato dai Carabinieri di Medicina durante un normalissimo posto di controllo alla circolazione stradale. Nell’occasione, però, il 25enne non era stato fermato alla guida della Fiat Panda, ma a bordo di una Fiat Punto condotta da un 23enne di Bologna con precedenti di polizia. All’interno del veicolo, oltre ai due ragazzi, c’erano altri due bolognesi, una 17enne incensurata e un 22enne con precedenti di polizia. I Carabinieri di Medicina non essendo ancora a conoscenza di quanto accaduto all’interno della Coop, identificavano i giovani, verificavano la regolarità dei documenti di guida e di circolazione e consentivano al conducente di riprendere la marcia.

Ad ogni modo, il controllo è stato produttivo perché i Carabinieri di Castenaso sono riusciti a risalire a tutti e tre gli autori del furto grazie alla comparazione tra le immagini registrate dai sistemi di sorveglianza con i cartellini anagrafici dei soggetti identificati dai colleghi di Medicina. In conclusione, nonostante la superficialità di commettere un furto a volto scoperto, i tre giovani non sono stati poi così sprovveduti perché avevano pianificato un “cambio auto” per depistare le ricerche, parcheggiando la Fiat Panda lungo la strada e proseguendo la fuga a bordo di una Fiat Punto condotta da un complice. Una trovata da veri professionisti del crimine.

 

















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