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Modena: i carabinieri arrestano uno spacciatore ritenuto responsabile della cessione di eroina che causò la morte di una casalinga

carabinieri-notturnaSabato sera i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Modena hanno tratto in arresto – sottoponendolo a fermo d’indiziato di delitto – il 21enne A.J., tunisino irregolare senza fissa dimora e già gravato da precedenti penali. I reati di cui è indiziato sono quelli di “spaccio di sostanze stupefacenti, continuato” e di “morte cagionata, come causa di altro delitto”. L’arresto è stato, infatti, eseguito nell’ambito di un’articolata attività investigativa scaturita dalla morte di E.G., la casalinga modenese deceduta il 29 gennaio scorso all’interno del suo appartamento, a causa di un’overdose di eroina. Secondo le indagini dei militari dell’Arma – coordinate dalla Procura della Repubblica di Modena (P.M. dott. Luca Guerzoni) e sviluppate attraverso intercettazioni, escussioni di testimoni e prolungati servizi di osservazione e pedinamenti – sarebbe proprio A.J. lo spacciatore che aveva ceduto le dosi di eroina risultate letali.

Le risultanze investigative hanno inoltre dimostrato che quella cessione di stupefacenti alla casalinga non è stata un’episodica circostanza, essendo il giovane tunisino quotidianamente dedito alla vendita al dettaglio di eroina a numerosi tossicodipendenti di Modena e dei comuni della Provincia; da qui l’accusa di “spaccio di sostanze stupefacenti, continuato”. Le zone cittadine dove A.J. dava appuntamento agli acquirenti erano, di massima, le zone della Pomposa, dell’Università e della Stazione Piccola, ma accadeva anche che, per i clienti “di fiducia”, effettuasse delle vendite a domicilio.

In ogni caso lo spacciatore era sempre attento a diversificare i luoghi della propria attività, adottando questo ed altri accorgimenti per eludere eventuali indagini delle FF.PP.; come ad esempio quello di non pernottare mai nella stessa abitazione, appoggiandosi in varie case di amici e connazionali. Maggiormente scaltro ed accorto era poi divenuto a seguito del recente arresto del suo amico tunisino, poi fuggito dal braccio detentivo del Policlinico di Modena e tuttora ricercato, della cui amicizia si vanta e che egli definisce “fratello”.

Dopo essere stato braccato per diversi giorni, A.J. è stato infine tradito da un appuntamento con gli amici in una pizzeria della città, dove i Carabinieri lo hanno sorpreso a tavola, bloccandolo e traendolo in arresto. Al momento del fermo il giovane straniero è stato trovato in possesso della somma di circa 500 euro provento dell’attività illecita e di alcune dosi di eroina destinate allo spaccio. Altre dosi della medesima sostanza, per un totale di 10 grammi circa, erano già state recuperate e sequestrate nelle mani di alcuni tossicodipendenti subito dopo le cessioni, nel corso di mirate operazioni che costituiscono prova e riscontro alle accuse.

Dopo la dichiarazione in stato d’arresto e la redazione degli atti a suo carico, A.J. è stato associato alla casa circondariale “Sant’Anna” di Modena, a disposizione dell’A.G. inquirente per i successivi sviluppi processuali.

















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