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Assemblea legislativa E-R approva odg sul finanziamento di tutti gli ammortizzatori sociali in deroga

Il finanziamento di tutti gli ammortizzatori sociali in deroga per coprire il totale dei pagamenti relativi al 2012, gli atti necessari a poterli garantire anche per il 2013 e la risoluzione del “tema dei pagamenti arretrati della Pubblica amministrazione” alle imprese, con il “definitivo chiarimento” a livello europeo della “nozione di flessibilità” in merito al Patto di stabilità. Sono le misure chieste al Governo dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, riunitasi oggi a Roma, in un ordine del giorno, proposto da Palma Costi, presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, e approvato all’unanimità.

Il documento prende le mosse dalla “difficile situazione legata alla necessità di dare piena copertura al finanziamento per il pagamento degli ammortizzatori sociali in deroga per l’anno 2012 e il corrente 2013”, che produce “fortissime preoccupazioni per la situazione sociale venutasi a creare per il blocco dei pagamenti da parte dell’Inps” e che riguarda “oltre 100.000 lavoratori”, un blocco che secondo i presidenti delle Assemblee legislative “appare incomprensibile e non condivisibile”. Occorre “dare garanzie a migliaia di lavoratrici e lavoratori dipendenti da piccole imprese colpite dalla crisi economica” ed è quindi “necessario e urgente che si apra al più presto un confronto Governo-Regioni-parti sociali per valutare entità, disponibilità e composizione delle risorse occorrenti per la completa copertura finanziaria”. La Conferenza chiede dunque “al Governo di mettere in atto tutte le azioni utili a garantire il finanziamento degli ammortizzatori in deroga, ribadendo la necessità che siano firmati tempestivamente i previsti decreti attuativi e si disponga la conseguente autorizzazione da parte del ministero del Lavoro all’Inps, finalizzata a coprire tutti i pagamenti relativi al 2012 e l’urgenza della firma dei Decreti autorizzativi per il 2013”.

Secondo argomento da affrontare con urgenza è quello derivante dalla “complessa e grave situazione inerente la liquidazione dei debiti commerciali dello Stato e di tutte le pubbliche amministrazioni nei confronti della imprese”, somma che secondo gli ultimi dati ufficiali della Banca d’Italia, che risalgono al 2011, ammonta a 71 miliardi di euro, con tempi medi dei pagamenti che si aggirano attorno ai 186 giorni. “Gravissimi ritardi” che sono ormai “una modalità inaccettabile, che minano i corretti rapporti tra pubblica amministrazione e imprese e che creano grave danno per le imprese, in molti casi già colpite dalla difficoltà di accedere al credito bancario nel contesto della crisi”. Senza dimenticare, però, “che gli spazi per una rapida liquidazione di debiti pregressi sono fortemente limitati dalla necessità di rispettare gli impegni assunti dall’Italia con l’Unione Europea nel quadro del Patto di Stabilità”.

La Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome ritiene dunque “urgente un’azione politica a livello europeo per negoziare spazi di flessibilità all’interno del Patto di Stabilità” e nell’ordine del giorno approvato chiede “di mettere in atto con urgenza iniziative finalizzate alla risoluzione del tema dei pagamenti arretrati della pubblica amministrazione e al definitivo chiarimento dei termini operativi della nozione di flessibilità con l’Unione Europea, per poter dare tempi certi al sistema delle imprese creditrici italiane”.

 
















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