Blitz dei nomadi questa mattina al Maggiore contro la Lega Nord, impegnata in “un presidio pacifico contro la presenza dei rom nei reparti” e “i tagli alla sanità”.
“Intonando canzoni anti-Carroccio, ‘scortati’ da un legale, alcuni componenti della comunità nomade hanno impedito lo svolgimento della nostra attività politica – raccontano i militanti presenti al presidio – costringendoci a sportarci, nonostante fossimo in possesso di tutte le regolari autorizzazioni. La presenza della Digos – che ringraziamo – ha evitato il peggio”.
“La misura è colma. Abbiamo sopportato troppo. Stiamo già valutando azioni legali – annuncia il capogruppo leghista in Comune Manes Bernardini –. I rom stanno abusando della pazienza dei bolognesi e stanno compromettendo il vivere civile nella nostra città. Quanto successo è un gravissimo attacco squadrista, un affronto allo svolgimento della legittima attività politica e, quindi, all’esercizio della democrazia, un bieco atto di intimidazione”.
“Questa è la goccia che fa traboccare il vaso, la naturale conseguenza di anni di politiche lassiste – aggiunge Bernardini -. Non ne possiamo più. Chiediamo alle istituzioni di intervenire. Basta buonismi e niente dialogo con chi non ci rispetta. Ci tuteleremo nelle sedi opportune. La nostra battaglia va avanti. Amministrazione e dirigenza Ausl, che fino ad oggi hanno dormito, aprano gli occhi e predispongano lo sgombero immediato delle corsie ospedaliere dalle presenze rom, che ne utilizzano impropriamente i locali”.