Il ciclo di seminari di “Teoria del diritto e Filosofia pratica”, l’iniziativa che annualmente viene riproposta dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, dopo aver affrontato per oltre un decennio, con gli ideatori i professori Gian francesco Zanetti, Francesco Belvisi e Thomas Casadei, che coordina le attività sia sul piano scientifico sia su quello organizzativo, alcuni temi e percorsi rilevanti, dalla logica del discorso normativo ai problemi della discriminazione razziale, quest’anno si concentrerà su alcuni “classici” e su alcune loro riletture e nuove interpretazioni.
Il nuovo approccio, per i giuristi modenesi, per fare i conti con problematiche odierne, è andare alla loro radice teorica: l’autorità e il rispetto, a partire da Kant; i nessi tra sistema economico e giustizia, a partire da Marx; i legami tra diritti, costituzioni e cittadinanza prendendo spunto da Paine; le relazioni tra soggettività e dissenso mediante il pensiero di Hannah Arendt; e ancora, le difficoltà del parlamentarismo in un’epoca di “crisi”, rileggendo Kelsen; fino ad arrivare a Simone de Beauvoir e ai controversi rapporti tra uguaglianza, sesso e genere.
Il terzo appuntamento, che si terrà lunedì 25 marzo 2013 alle ore 12.00 presso l’Aula N del Dipartimento di Giurisprudenza (via San Geminiano, 3) a Modena, verterà su “Diritti, costituzioni, cittadinanza: rileggendo Thomas Paine”. L’incontro vedrà il prof. Thomas Casadei dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, autore del volume “Tra ponti e rivoluzioni. Diritti, costituzioni, cittadinanza in Thomas Paine” (Torino, Giappichelli, 2012), confrontarsi a partire dal suo testo con il prof. Pietro Costa dell’Università di Firenze.
“Il Seminario di Teoria del Diritto e Filosofia Pratica, avviato nel 2000, – afferma il prof. Gianfrancesco Zanetti dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – approda quest’anno al suo XVII Ciclo. Quelli passati sono stati anni complicati per l’Università italiana, attraversata da difficoltà di vario genere e da diverse trasformazioni: tra queste ultime una, in particolare, ci ha fatto transitare dalla facoltà di Giurisprudenza e dal Dipartimento di Scienze Giuridiche al solo Dipartimento di Giurisprudenza e ad un nuovo assetto organizzativo. Al di là di questi cambiamenti, l’intento e il senso dei seminari restano gli stessi: promuovere ricerca pubblica, qualificare la didassi dei corsi connessi alla Filosofia del diritto, generare dialogo e confronto tra studiosi, diversi per generazioni, <scuole>, orientamenti culturali e scientifici, e studenti. Allo stesso modo, resta per noi imprescindibile il sostegno che le istituzioni accademiche ci rinnovano ogni anno. Al nostro Dipartimento, e al suo Direttore professor Luigi Foffani, va dunque, in primo luogo, la nostra gratitudine.
Thomas Casadei insegna Teoria e prassi dei diritti umani presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Dottore di ricerca in Filosofia politica, dal 2001 al 2010 ha svolto attività didattica e scientifica, anche in qualità di assegnista in Filosofia del diritto, presso lo stesso Dipartimento, dove da dieci anni dirige il “Seminario di Teoria del diritto e Filosofia pratica”. Fra le sue pubblicazioni, si segnalano i volumi da lui curati: “Differenza razziale, discriminazione e razzismo nelle società multiculturali” (2 voll., Diabasis, Reggio Emilia, 2007; con L. Re); “Lessico delle discriminazioni: tra società, diritto e istituzioni” (Diabasis, Reggio Emilia, 2008); “Diritti umani e soggetti vulnerabili. Violazioni, trasformazioni, aporie” (Giappichelli, Torino, 2012); nonché le sue tre monografie: “tra ponti e rivoluzioni”. “Diritti, costituzioni, cittadinanza in Thomas Paine” (Torino, Giappichelli, 2012); “Il sovversivismo dell’immanenza”. Diritto, morale, politica in Michael Walzer (Milano, Giuffrè, 2012); “I diritti sociali: un percorso filosofico-giuridico” (Firenze, Firenze University Press, 2012). È membro del Comitato di Direzione della rivista internazionale “Cosmopolis”, del Comitato di Redazione delle riviste “Filosofia politica” e “La società degli individui”, nonché di quello della “Rivista Trimestrale di Scienza dell’Amministrazione”. Fa parte del Comitato scientifico di “Governare la paura – Journal of interdisciplinary studies”.
Pietro Costa ha insegna Storia del diritto nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Firenze. Collabora alla redazione dei “Quaderni fiorentini per la storia del pensiero giuridico moderno”. Tra i suoi numerosi scritti, dedicati alla storia delle dottrine giuridiche e politiche: “Iurisdictio. Semantica del potere politico nella pubblicistica medievale” (Milano, Giuffrè, 1969), “Il progetto giuridico” (Milano, Giuffrè, 1974), “Lo Stato immaginario. Metafore e paradigmi nella cultura giuridica italiana fra Ottocento e Novecento” (Milano, Giuffrè, 1986) e la monumentale opera, in 4 voll., “Civitas. Storia della cittadinanza in Europa” (Roma-Bari, Laterza, 1999-2001). Ha curato “Il diritto di uccidere : l’enigma della pena di morte” (Milano, Feltrinelli, 2010) e, insieme a Danilo Zolo, “Lo Stato di diritto. Storia, teoria e critica” (Milano, Feltrinelli, 2003).