Hanno portato lavoro nei territori colpiti dal sisma dello scorso maggio; hanno fatto “viaggiare” i prodotti tipici modenesi in tutt’Italia e anche all’estero; hanno permesso di diffondere la cultura dei consumi “chilometro zero” e del commercio equosolidale. I numeri del bilancio confermano il successo di “Natale per l’Emilia”, l’iniziativa promossa e realizzata da associazioni e cooperative sociali con sede nella Bassa Modenese con l’obiettivo di raccogliere fondi per la ricostruzione e trovare nuovi acquirenti fuori dal mercato locale, attualmente in difficoltà.
Al 31 dicembre 2012 sono state vendute oltre ottomila ceste (8.268 per la precisione). Ad ogni confezione (da 20 a 79 euro, a seconda dei prodotti selezionali) é stato dato il nome in dialetto di uno dei comuni modenesi più colpiti dal terremoto del 20 e 29 maggio 2012: Nov (Novi), Cavez (Cavezzo), San Fli (San Felice), Mirandla (Mirandola), Cuncordia (Concordia sulla Secchia). In ogni scatola, sono stati inseriti assaggi delle terre emiliane: il Parmigiano Reggiano, l’Aceto Balsamico, il Lambrusco, il salame; e poi Birra artigianale prodotta “in trasferta” grazie alla generosità di un birrificio che ha “adottato” il produttore che ha subito danni al proprio capannone; e ancora tanti altri prodotti del circuito del commercio equosolidale, dal tè al caffè, dallo zucchero al cioccolato. Nel dettaglio, sono state vendute: 5.430 bottiglie di Aceto; 6.384 bottiglie di Lambrusco; 1.356 bottiglie di birra; 1.356 bottiglie di spumante; 2.688 bottiglie di passata di pomodoro; 3.806 kg di riso biologico; 2.090 kg di farina biologica; 2.130 cotechini; mille salami; 2.602 kg di miele biologico e 4.765 kg di Parmigiano Reggiano.
I clienti che hanno deciso di regalare come strenna natalizia una cesta di “Natale per l’Emilia” provengono da tutta Italia. Sono per lo più aziende, ma si contano anche tante famiglie e singole persone che hanno contribuito a portare l’Emilia “fuori confine”. Il progetto, come detto, è stato voluto da sei realtà sociali della bassa modenese danneggiate dai recenti eventi sismici: Cooperative Sociali Eortè (Carpi e Soliera), Oltremare (Modena e Cavezzo), Bottega del Sole (Carpi e Mirandola), Vagamondi (Formigine), Associazione Venite alla Festa (Carpi e Soliera) e Associazione La Festa (Gruppo di Acquisto Solidale – Soliera); realizzato in collaborazione con i produttori: Az.Agricola Rossi, Az. Agr. Reggiani Cristiano. Az. Agricola Cerutti Stefano, Az. Agr. AZ, Caseificio Tre Madonne, Azienda Monari e Federzoni, Coop. Fattoriabilità, ecc. Tutte queste realtà hanno subito danni materiali, oltre ad un forte calo nelle vendite sul mercato locale. Per l’occasione è stato attivato anche il sito www.nataleperlemilia.it, per mettere in circolo le buone pratiche per reagire al terremoto.
«“Natale per l’Emilia” non è stata è stata un’operazione di beneficenza – ha precisato Roberto Zanoli, presidente dell’Associazione “La Festa” e coordinatore del progetto – ma un’occasione per rimettere al centro persone e attività che operano in questo territorio, che rischiava di soccombere davanti alla crudele forza del terremoto. Come è stato dimostrato in questi mesi tutta la Bassa Modenese e tutta l’Emilia, è riuscita a reagire. Un ringraziamento va prima di tutto alle aziende che hanno fornito i prodotti; poi alle persone che hanno offerto il proprio tempo per consegnare le strenne nei tempi stabiliti; infine a tutte le persone e le aziende che hanno creduto in questo progetto e, siamo sicuri, continueranno a seguire e sostenere il nostro territorio».