“Abbiamo fatto un passo importante nella costituzione di un piattaforma condivisa per affrontare i temi comuni della gestione e della pianificazione costiera e marittima, dell’adattamento ai cambiamenti climatici, dello sviluppo sostenibile e della sicurezza dei territori costieri del Mediterraneo”. Così l’assessore regionale alla Difesa del suolo e della costa è intervenuta a Bruxelles alla cerimonia della firma della “Carta di Bologna 2012”, cui hanno aderito ad oggi 14 regioni di diversi Paesi europei.
Il documento, firmato nell’ambito della conferenza del progetto “Maremed”, vuole rilanciare la politica europea per lo sviluppo sostenibile e la protezione delle coste del Mediterraneo, definendo una strategia comune tra le Regioni d’Europa, che comprenda la gestione e la difesa delle aree costiere e l’adattamento ai cambiamenti climatici.
“La carta propone un macro-progetto per la ‘Crescita Blu’, cioè lo sviluppo sostenibile del litorale nei suoi molteplici usi, coerenti con le politiche che la Regione Emilia-Romagna sperimenta da oltre dieci anni”, conclude l’assessore. “E’ un quadro strategico di azioni concrete destinate anche alla costa romagnola che proponiamo all’Europa di finanziare nel prossimo settennato di programmazione dei fondi strutturali”.
La Carta di Bologna
La Carta di Bologna 2012 è documento politico che discende dalla Carta di Bologna del 2007 che fu promossa e sottoscritta dall’Emilia-Romagna e da altre nove regioni mediterranee europee nell’ambito dell’Operazione Quadro Regionale Beachmed-e (finanziata dal Programma Interreg III C zona Sud).
Grazie alla cooperazione interregionale sviluppatasi si è deciso di procedere ad un rilancio dei principi e dei contenuti affermati nel primo documento, aggiornandolo al nuovo quadro delle politiche europee e integrandolo con nuovi contenuti e obiettivi.
Il documento nasce, quindi, grazie al nucleo di amministrazioni costiere che, negli anni, ha potuto consolidare ed estendere la partnership di cooperazione anche attraverso altri progetti europei (Coastance, Medgovernance, Shape, Resmar e Maremed).
In particolare la “Carta di Bologna 2012” pone le basi per una più forte cooperazione fra le regioni mediterranee in tema di politiche relative alla gestione integrata delle zone costiere e dello spazio marittimo, dell’adattamento delle coste ai cambiamenti climatici e della mitigazione dei rischi costieri da alluvione, ingressione marina ed erosione.
Nella “Carta di Bologna” 2012, oltre al rafforzamento del ruolo delle Regioni nell’ambito di iniziative europee a scala di Mediterraneo in materia di politiche di gestione e di difesa costiera, si promuove un’iniziativa di un Macro-Progetto per il prossimo periodo di programmazione dei Fondi strutturali europei (2014-2020).
foto della firma