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Dal modenese al reggiano per truffare gli anziani. Sgominata banda di nomadi

carabinieriArrivavano Modena per truffare e derubare gli anziani nel reggiano. Probabilmente li seguivano e li controllavano, di certo ne studiavano la composizione familiare giacché per carpirne la fiducia ed aver facile accesso a casa,  si presentavano presso l’abitazione dei derubati spacciandosi per amici dei figli. E’ in questo modo, secondo le indagini condotte dai Carabinieri di Rubiera, avrebbero agito anche nei confronti di due anziani reggiani derubati dagli odierni indagati.Il sostituto presso la Procura reggiana titolare dell’inchiesta, D.ssa Valentina Salvi, condividendo con gli esiti investigativi dei Carabinieri di Rubiera, ha richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia due provvedimenti restrittivi di natura cautelare, che ieri sono stati eseguiti dai Carabinieri di Rubiera che hanno fatto il percorso all’inverso dei ladri per cui spostandosi da Rubiera a Modena gli hanno arrestati dando esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale reggiano su richiesta del predetto sostituto. Ieri mattina a Modena, i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia, ovvero quelli in forza alla Stazione di Rubiera, hanno arrestato una 22enne e il compagno 23enne, entrambi italiani domiciliati in un campo stanziale di Modena, ristretti presso il locale carcere.

I due, secondo le risultanze investigative dei Carabinieri di Rubiera, in concorso tra loro fingendo di conoscere il loro figlio (del quale ne indicavano l’esatto nome ndr) si introducevano presso l’abitazione di due 80enni reggiani e con il pretesto di dover cambiare dei soldi li derubavano impossessandosi di un centinaio di euro. Le modalità di perpetrazione del reato dimostrano la pre-organizzazione di un modus operandi ben collaudato con la donna che fingendosi amica del figlio dei due anziani, ne carpisce la fiducia entrando in casa per poi riuscire a far entrare il complice raggirando e derubando le vittime con la scusa del cambio di moneta. Nei confronti della coppia di malviventi, a carico della quale i Carabinieri di Rubiera hanno raccolto concordanti elementi di riscontri che li indicano responsabili del predetto furto commesso nell’agosto del 2012, sono ora indirizzate le attenzioni investigative non escludendosi che dietro analoghi colpi, commessi a Rubiera e nel comprensorio ceramico reggiano sempre ai danni di anziani, vi possa essere la stessa “regia”. Ipotesi che troverebbe prime conferme dal fatto che queste truffe sono commesse in maniera seriale e con una sceneggiatura consolidata.

Un fenomeno quello delle truffe agli anziani che pare non contenersi nonostante le mirate campagne preventive che anche a Reggio Emilia i Carabinieri da anni conducono attraverso la divulgazione dei consigli contenuti nella nota, forse non troppo, campagna denominato “Non aprite quella porta”. L’aumento esponenziale dei furti è anche da porre in relazione al fatto che gli anziani hanno meno remore, rispetto al passato, a denunciare. Per questo l’ulteriore appello è quello di non aver paura a chiamare le forze dell’ordine, anche di fronte a una tentata truffa.

 

















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