Carpi, come altri centri della provincia di Modena, ha avuto importanti edifici pubblici lesionati e resi inagibili dal terremoto. Al Salone del restauro, in programma a Ferrara da domani al 23 marzo, l’amministrazione comunale porterà due progetti di recupero riguardanti altrettanti edifici monumentali carpigiani: il primo riguardante il Tempio di San Nicolò, l’altro il Teatro Comunale cittadino, chiuso dal maggio scorso, redatti a cura del Settore Restauro e conservazione del Patrimonio immobiliare artistico e storico. I lavori di recupero della copertura della sala, per altro minata da infiltrazioni d’acqua, al via nei prossimi giorni e che si configurano come una naturale continuazione di quelli realizzati all’indomani del sisma del 1996, verranno compiuti assieme al consolidamento dei muri e ad un rinforzo della struttura lignea del Teatro. Prevista anche la cerchiatura della volta della platea e il rinforzo di quelle dei corridoi.
“Si tratta di opere molto importanti per la città – spiega l’assessore al Centro Storico Simone Morelli – rese possibili da contributi economici di vari enti pubblici e da donazioni private. Questi edifici storici non sono solo il valore aggiunto che Carpi oltre al Palazzo dei Pio mette in campo per attrarre visitatori ma sono essi stessi elementi identitari della nostra comunità”.