L’elezione di Laura Boldrini è stata una ventata di primavera alla Camera dei Deputati. Un atto anche di coraggio. Votare una donna che è stata da sempre nelle grandi Istituzioni come l’ONU, la FAO e l’UNHCR, che ha girato tutto il mondo, quello vero, non le ribalte del palcoscenico, ma le favelas, i tuguri, le caverne, le tendopoli, le bidonville, i luoghi della morte e del dolore dove la dichiarazione dei “Diritti dell’uomo”, ogni giorno viene violata, dove i bambini muoiono per una dissenteria, dove la lebbra colpisce ancora, dove le bombe giocattolo uccidono i bambini e i fabbricanti restano indifferenti, è stato un gesto di grande valore umano e sociale.
Questa donna, per la prima volta in 60 anni, il giorno dell’insediamento, ha detto “Abbiamo un debito verso le donne”, crediamo volesse dire verso tutte le donne, non solo le italiane. Anche se, nello specifico, alle donne italiane dovrà essere riconosciuto il valore della doppia presenza nel mondo del lavoro e in casa, il diritto a non essere violate, picchiate e sfruttate, il diritto al lavoro che, negli ultimi anni, con la crisi, è notevolmente diminuito.
Il Circolo Culturale Artemisia con queste poche righe vuole augurare a Laura Boldrini un buon lavoro, come quello che ha fatto negli ultimi anni con tante difficoltà e fatica per l’umanità, per i profughi, per gli “ultimi”. Ogni bambino, ogni donna, ogni uomo salvato è una medaglia da appuntare sul petto, ogni diritto fatto rispettare un passo avanti per la società.
Auguri a questa donna nella speranza che tutte le donne italiane e i gruppi parlamentari abbiano il tempo per apprezzarne le qualità umane e politiche.
(Il Circolo Culturale Artemisia – Sassuolo)