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Cgil e SPI E-R: “Pagamenti dei comuni e patto di stabilità, giusta la mobilitazione dell’Anci del 21 marzo a Roma”

Allentare subito con un provvedimento di Governo i vincoli del Patto di stabilità che impediscono ai Comuni di spendere risorse già previste a bilancio per opere e servizi pubblici: è urgente ed indispensabile!

I vincoli del Patto bloccano, nella sola nostra regione, il pagamento di investimenti già finanziati per opere in gran parte già ultimate, per un valore di oltre duecento milioni di euro, provocando pesanti effetti recessivi all’economia regionale.

Rigidità, quelle del Patto, che ledono la reale autonomia e capacità di spesa dei Comuni prevista dalla stessa Costituzione.

Le scelte scellerate, compiute con le leggi finanziarie sul patto di stabilità, stanno provocando gravi conseguenze sulla qualità e sull’erogazione dei servizi pubblici essenziali per l’insieme delle comunità locali, oltre a pregiudicare lo sviluppo sociale ed economico dei nostri territori.

Le misure prese dal governo Monti peggiorano ulteriormente la situazione, avendo esteso i vincoli di spesa anche ai Comuni compresi tra i 1.000 e 5.000 abitanti, con il risultato di condannarli alla paralisi.

Chiediamo di rivedere pertanto le modalità di attuazione del patto di Stabilità e di allentare i vincoli per le spese destinati in particolare alle politiche sociali, alla realizzazione di opere di pubblica utilità, alla prevenzione del suolo e dell’ambiente.

In questo senso la manifestazione nazionale dell’Anci a Roma del 21 marzo rappresenta una giusta e condivisibile protesta per ottenere da parte del nuovo Parlamento un atto di responsabilità, modificando gli attuali ed inaccettabili vincoli che compromettono anche i livelli minimi di autonomia delle amministrazioni locali.

(Cgil e Spi E-R)

















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