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L’abbattimento degli opifici Cisa e Cerdisa tra i temi dell’assemblea dei quartieri Fiorano Ovest e Braida

braida_L’abbattimento degli opifici Cisa e Cerdisa per sanare e riqualificare l’area è stato uno dei temi emersi nel corso dell’assemblea sul bilancio dei quartieri Fiorano Ovest e Braida, svoltasi nelle sale del Centro Sportivo Graziano Ferrari. Con Pistoni erano presenti il vicesindaco Maria Paola Bonilauri, gli assessori Alessandro Borghetti, Marco Busani, Luca Vallone e diversi consiglieri comunali. Anche i cittadini chiedono di intervenire per abbattere gli attuali capannoni, eliminare l’amianto delle coperture, diminuire l’impermeabilizzazione del suolo, eliminare i problemi di ordine pubblico di luoghi disabitati così vasti. C’è la consapevolezza che ciò significa anche “creare opportunità di lavoro, dare uno stimolo alla nostra economica, sostituire capannoni fatiscenti con un complesso urbanistico moderno, che tenga conto delle nuove esigenze dell’abitare, del vivere in comunità, della sostenibilità ambientale e possa divenire un luogo baricentrico strategico per Sassuolo e per Fiorano” come aveva affermato il sindaco già in Consiglio Comunale.

Un’altra domanda, fra le diverse avanzate dai cittadini, ha riguardato la situazione degli uffici che si trovano ai piani superiori del centro ‘La Fornace’ di Via Ghiarola Nuova, dove ha sede l’IperFarmila. Va ricordato che, a suo tempo, il comune aveva rilasciato l’autorizzazione a costruire 36 uffici e non aveva mai approvato, sulla base dei pareri tecnici acquisiti, la loro trasformazione in appartamenti. Attualmente la proprietà, in liquidazione, ha avanzato ricorso al Consiglio di Stato e gli uffici sono all’asta.

Ancora una domanda ha riguardato il distributore all’incrocio fra Via Ghiarola Nuova e la circondariale San Francesco d’Assisi, perché lì è previsto si estenda il parco Fabrizio De Andrè; è in previsione l’acquisizione da parte del comune dell’area e sono in corso trattative con la proprietà.

E’ stato chiesto anche quando sarà concluso il cantiere di Piazza Giovanni Paolo II e la speranza è, risolti tutti i problemi legati al cambiamento di ditta appaltatrice, di avere il piazzale della Basilica libero entro l’estate.

 
















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