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Cooperazione decentrata. Ecco le nuove modalità per partecipare ai progetti per lo sviluppo dei rapporti internazionali tra i popoli

Nuove opportunità per la cooperazione decentrata. Da oggi tutti i soggetti attivi nello sviluppo dei rapporti internazionali tra i popoli e nella promozione di una cultura di pace (enti locali, associazioni di volontariato e organizzazioni non governative) potranno iscriversi online e partecipare così all’Assemblea consultiva e ai Tavoli Paese, ossia ai due momenti di coordinamento e partecipazione dei soggetti organizzati della società civile emiliano-romagnola alla programmazione regionale in materia e di promozione di programmi di cooperazione a livello nazionale, comunitario e internazionale.

La Regione Emilia-Romagna ha pubblicato le nuove modalità di iscrizione sul sito www.spaziocooperazionedecentrata.it.

“E’ un’innovazione coerente con la necessità della pubblica amministrazione di utilizzare tutti gli strumenti per avvicinare i cittadini e rendere più semplici le opportunità di accesso a reti e collaborazioni internazionali”, sottolinea Donatella Bortolazzi, assessore regionale allo Sviluppo delle risorse umane, organizzazione e cooperazione allo sviluppo. “La Regione punta sulle nuove tecnologie per favorire la più ampia partecipazione ai processi di programmazione e di attuazione di partenariati internazionali. Auspichiamo, quindi, un allargamento della base partecipativa a nuovi interlocutori interessati a progetti di internazionalizzazione del sistema territoriale”.

Le nuove modalità operative

La nuova modalità di iscrizione attua le previsioni contenute nel documento di programmazione per il periodo 2012-2014 per la cooperazione allo sviluppo, approvato dalla Regione nel luglio 2012.

Nella sezione anagrafica del sito gli enti e i referenti possono iscriversi ad un archivio che consente loro di essere informati su tutte le attività della Regione Emilia-Romagna sulla cooperazione decentrata all’Assemblea consultiva e, in particolare, sugli incontri dei singoli Tavoli Paese. Questi ultimi sono previsti dall’art. 12 della legge regionale 12/02 (“Interventi regionali per la cooperazione con i paesi in via di sviluppo e i paesi in via di transizione, la solidarietà internazionale e la promozione di una cultura di pace”) e costituiscono lo strumento principale di coordinamento tra i soggetti della cooperazione decentrata. Finora hanno, tra l’altro, consentito lo scambio di informazioni, la condivisione di esperienze, la messa in comune delle diverse progettualità e la realizzazione di incontri a carattere seminariale.

Ai Tavoli Paese possono partecipare tutti i soggetti di cui all’art. 4 della legge, attivamente presenti nel territorio dell’Emilia-Romagna e in possesso di una esperienza di collaborazione nelle aree coerenti con le finalità della legge. In particolare: enti locali; organizzazioni non governative, non lucrative di utilità sociale e di volontariato; cooperative sociali e associazioni di promozione sociale che prevedano nello statuto attività di cooperazione e solidarietà internazionale; università, istituti di formazione accreditati, di iniziativa culturale e di ricerca e informazione; fondazioni con finalità attinenti alla legge 12/02; le imprese di pubblico servizio; organizzazioni sindacali e di categoria; comunità di immigrati; istituti di credito; cooperative e imprese, con particolare riguardo a quelle artigiane, piccole e medie.

I Tavoli attivati dalla Regione riguardano i Balcani Occidentali, l’America Latina (in particolare Brasile, Argentina e Uruguay), l’Europa dell’Est (in particolare Moldavia e Ucraina), il bacino sud del Mediterraneo, i Territori dell’autorità Palestinese, Senegal, Mozambico e Corno d’Africa.

 
















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