Confondendo lucciole per lanterne qualcuno parla dei risultati delle elezioni politiche per Camera e Senato come se si fosse votato per le regionali. In Regione c’era e c’è una salda maggioranza di centrosinistra che è intenzionata a concludere il mandato degli elettori che è di 5 anni e non di 3.
Comprendo l’euforia degli amici dell’M5S che, avendo preso il 25% in Regione, vorrebbero andare subito al voto per capitalizzare il risultato e magari fare il colpaccio anche alla Regione Emilia Romagna dopo Parma e Comacchio attraverso un non meglio specificato voto di sfiducia ad Errani.
Tuttavia visto che i consiglieri regionali sono stati votati per 5 anni e sono stati eletti per lo più con il voto di preferenza e quindi non sono stati “nominati” -come succede a livello nazionale con la legge del “porcellum”- votare prima della scadenza del mandato sarebbe un vulnus all’impegno preso con gli elettori e sarebbe una violazione della parola data 3 anni fa.
I cosiddetti “piccoli” del consiglio regionale non sono scomparsi e non scompariranno. Per quanto mi riguarda sono impegnato a costruire l’area politica laica e liberal democratica -nell’ambito del centrosinistra- attualmente piuttosto sottorappresentata sia a livello locale che nazionale.
(Franco Grillini, Gruppo Misto Regione ER)