“Fratelli d’Italia ha deciso, un po’ controtendenza, di impostare una campagna elettorale di temi concreti, tra i quali l’agricoltura e il rilancio del territorio trovano uno spazio significativo. Il bilancio della nostra agricoltura – spiega Carlo Fidanza, europarlamentare di Fratelli d’Italia, intervenuto a Modena insieme ai candidati locali – dopo un anno di governo Monti è disastroso e urgono misure strutturali per rilanciare un settore cruciale per la qualità dell’economia italiana. Abbiamo visto lo sciagurato effetto dell’Imu sui fabbricati agricoli e l’aumento delle aliquote sui terreni, che hanno penalizzato un settore che in controtendenza esprime la voglia di crescere e di occupare nuovi giovani. Il ‘Patto dell’Agricoltura’ presentato da Fratelli d’Italia vuole creare lo condizioni per il rilancio: oggi occorre invertire su una politica di filiera, che riunisca le competenze e eviti di procedere in ordine sparso come ora accade. Per questo pensiamo ad un Ministero per le Politiche Agroalimentari, che realizzi questo progetto anche in termini istituzionali. Pensiamo anche a destinare ai giovani una quota fissa dei fondi europei per l’agricoltura – conclude Fidanza – in modo da favorire l’innovazione e incrementare gli sforzi verso l’export”.
Sulla scia di queste linee programmatiche interviene anche Andrea Ortalli, noto imprenditore del settore agroalimentare, primo fra i candidati modenesi di Fratelli d’Italia al Senato, che sottolinea la necessità di una maggiore penetrazione del settore agroalimentare per il nostro territorio. “Le difficoltà del settore agricolo cadono spesso inascoltate – spiega Ortalli – e l’impresa è spesso lasciata sola tra una burocrazia assillante e costi del lavoro altissimi. I successi dei prodotti made in Italy, di cui la nostra provincia è baluardo, devono essere supportati da un sistema politico-istituzionale all’altezza, come finora non è stato, né a livello nazionale né tanto meno sul piano delle amministrazioni locali. Fratelli d’Italia ha posto misure concrete per il futuro e una politica innovativa sotto tanti aspetti, non ultimo proprio quello della rilevanza che va attribuita alla produzione agricola, alla trasformazione e alla commercializzazione di questi prodotti che sono per noi non solo una tradizione di cui essere fieri, ma un vero e proprio marchio di qualità della nostra terra”.