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“Nam June Paik in Italia”, a Modena 100 lavori dell’artista coreano

Nam_June_PaikInaugura sabato 16 febbraio alle 18 nelle sedi espositive della Galleria civica di Modena – Palazzo Santa Margherita e Palazzina dei Giardini – la mostra “Nam June Paik in Italia”, a cura di Silvia Ferrari, Serena Goldoni e Marco Pierini.

Organizzata e coprodotta dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, realizzata in collaborazione con Solares Fondazione delle Arti di Parma, la mostra riflette sulla presenza e sull’influenza dell’artista coreano in Italia a vent’anni esatti dalla vittoria del Leone d’Oro alla Biennale di Venezia del 1993.

Il percorso espositivo presenta una significativa selezione di opere – oltre cento lavori – provenienti da importanti collezioni italiane e si propone di ricostruire il rapporto dell’artista con il nostro Paese di cui è stato ospite assiduo, dagli anni Settanta a tutti gli anni Novanta, da solo o con altri artisti della galassia Fluxus, impegnato in performance, mostre, scambi e dialoghi con critici, collezionisti, istituzioni.

Il nucleo principale della mostra è costituito dai numerosi lavori appartenuti ad Antonina Zaru, che con l’artista coreano ha intrattenuto un rapporto duraturo e fecondo. Sono inoltre esposti documenti e testimonianze fotografiche e filmate scaturite da un’ampia ricognizione condotta sul territorio emiliano, dove Paik ha trovato molta attenzione da parte di galleristi appassionati come Rosanna Chiessi e Carlo Cattelani e di accorti collezionisti.

Esponente di spicco del movimento Fluxus, considerato il principale precursore della videoarte, è stato definito “un artista consapevole del proprio tempo”, capace di utilizzare l’oggetto televisore e la telecamera sia come elementi con cui produrre videosculture e videoinstallazioni sia come componenti vere e proprie di performance.

Tra i protagonisti della stagione dell’happening newyorkese nel corso della sua vicenda artistica Paik ha agito fra arte, musica, teatro e fotografia, spesso insieme alla violoncellista Charlotte Moorman con la quale ha intrattenuto per circa trent’anni una intensa collaborazione, in particolare, nel decennio tra il 1964 e il 1974. A partire dagli anni Ottanta la sua ricerca si è concentrata sulla tecnologia satellitare e sul mondo del computer. Nel corso della sua carriera ha collaborato, fra gli altri, con John Cage, Peter Moore, Laurie Anderson, Joseph Beuys e Merce Cunningham.

“Il ‘bel canto’ è stato il primo rapporto che ho avuto con l’Italia – ha affermato Nam June Paik – La cosa che più mi intriga della cultura italiana è certamente la qualità e la complessità della Grande Opera Italiana. L’Opera rappresenta quello che ricerco nell’arte elettronica, in un’Opera c’è tutto: la musica, il movimento, lo spazio. Così, se un’operazione di arte elettronica riesce con successo, ritengo che debba essere considerata un’Opera elettronica”.

Testimoniano questo particolare legame dell’artista con la nostra cultura i robot dedicati a Luciano Pavarotti e Maria Callas e l’opera del 1995 dal titolo “Oriental Painting, Direttore d’Orchestra”.

Presenti in mostra altre importanti opere come “Sfera. Punto elettronico” del 1990-92, “TV Cello”, 1992 e “Young Buddha on Duratrans Bed”, 1989-1992.

La mostra è visitabile a ingresso gratuito fino al 2 giugno. Dal 17 febbraio al 29 marzo è aperta da mercoledì a venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18; sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 18.30, chiusa lunedì e martedì. Dal 30 marzo al 2 giugno, invece, è aperta da mercoledì a venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 16 alle 19.30; sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 19.30, chiusura sempre lunedì e martedì, ad eccezione del lunedì di Pasquetta, 1 aprile, quando la mostra resta aperta con gli orari festivi.

NOTE BIOGRAFICHE SULL’ARTISTA

Nam June Paik  nasce a Seul (Corea) nel 1932 e muore a Miami il 29 gennaio 2006.

Compositore, performer, videoartista e grande sperimentatore mediatico, è stato uno dei protagonisti di spicco del movimento Fluxus.

Diplomatosi alla Tokyo University con una tesi su Arnold Schöenberg, continua i suoi studi in Germania alle Università di Monaco di Baviera e di Colonia e al Conservatorio di Musica di Friburgo. Dal 1958 al 1963 lavora con Karl-Heinz Stockhausen presso gli studi WRD di musica elettronica di Colonia. In questi anni conosce John Cage e comincia a partecipare ai festival Fluxus a seguito dell’incontro, nel 1961, con George Maciunas. Nel 1963 inaugura la sua prima mostra personale alla Galleria Parnass di Wuppertall, un’installazione di 13 video-monitor le cui immagini venivano distorte attraverso l’uso di magneti. Nel 1964 si trasferisce a New York dove inizia la collaborazione con la violoncellista Charlotte Moormann.

Nel 1965 filma il traffico newyorkese durante la visita di Paolo VI con la prima telecamera amatoriale appena lanciata sul mercato dalla Sony, filmato che presenterà lo stesso giorno delle riprese con il titolo “Café Gogo”, opera sancita come il primo video d’arte della storia.

Nel 1970 costruisce con Shuya Abe il sintetizzatore video colori, un dispositivo che permette di creare immagini autonome senza referenze nella realtà, e nel 1971 lavora al WNET’s TV lab di New York.

Nel 1974 espone all’Everson Museum of Art a Syracuse (New York) e nel 1976 e al Kilnischer Kunstverein di Colonia. Nel 1982 il Whithney Museum of American Art di New York gli dedica un’importante retrospettiva.

Nel 1984 lavora a “Good Morning, Mr. Orwell”, una trasmissione intercontinentale in diretta televisiva realizzata via satellite, il giorno di capodanno, dal Centre Pompidou di Parigi e dal Museum of Modern Art di New York che vede coinvolti personaggi come Laurie Anderson, Peter Gabriel, John Cage, Merce Cunningham, Salvador Dalí e Joseph Beuys. Nel 1987 viene eletto membro dell’Akademie der Kunste di Berlino e nel 1988 realizza “The More the Better”, una “torre dei media” per i giochi Olimpici di Seul costituita con 1003 monitor.

Nel 1990 tiene una personale a Reggio Emilia ai Chiostri di San Domenico.

Nel 1993 è ospite con Hans Haacke del Padiglione Tedesco alla XLV Biennale di Venezia, padiglione premiato con il Leone d’Oro.

Nel 1995 il Kunstmuseum di Wolfsburg gli dedica una personale, a cui seguono quelle del Solomon R. Guggenheim di New York, nel 2000 e di Bilbao, nel 2001. Muore a Miami il 29 gennaio 2006.

VISITE GUIDATE ALLA MOSTRA DELLA CIVICA

Le iniziative gratuite si svolgono domenica 17 febbraio sabato 16 marzo e sabato 20 aprile. Inizio alle 15 alla Palazzina dei Giardini, conclusione in Galleria alle 16.30

La Galleria civica di Modena organizza una serie di visite guidate gratuite condotte dallo staff dell’istituto alla mostra “Nam June Paik in Italia” allestita dal 16 febbraio al 2 giugno 2013 in entrambe le sedi espositive della Galleria civica di Modena, a Palazzo Santa Margherita e alla Palazzina dei Giardini in corso Canalgrande.

 

Le visite, cui si accede a ingresso gratuito e senza prenotazione, partiranno sempre dalla Palazzina dei Giardini alle 15 per concludersi a Palazzo Santa Margherita intorno alle 16.30.

La prima si svolge domenica 17 febbraio alle 15, mentre altri due appuntamenti sono stati fissati per sabato 16 marzo e sabato 20 aprile sempre alle ore 15.

La mostra “Nam June Paik in Italia” è a cura di Silvia Ferrari, Serena Goldoni e Marco Pierini.

Organizzata e coprodotta dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, realizzata in collaborazione con Solares Fondazione delle Arti di Parma, la mostra riflette sulla presenza e sull’influenza dell’artista coreano in Italia a vent’anni esatti dalla vittoria del Leone d’Oro alla Biennale di Venezia del 1993.

Oltre cento i lavori provenienti da importanti collezioni italiane per mettere a fuoco il rapporto dell’artista con il nostro Paese accanto a documenti e a testimonianze fotografiche e filmate

Per chi lo richieda è inoltre previsto un servizio di visite guidate per gruppi e scolaresche, su prenotazione e a pagamento.

LABORATORI CREATIVI PER BIMBI E RAGAZZI

Appuntamenti gratuiti per 20 iscritti dai 6 ai 12 anni domenica 3, 10 e 24 marzo

I bambini e i ragazzi fra i 6 e i 12 anni, il 3, il 10 e il 24 marzo, sempre di domenica, potranno approfittare di tre speciali e inedite occasioni di incontro, manipolazione e costruzione dedicate alla mostra di Nam June Paik.

L’iniziativa, per la prima volta realizzata in collaborazione con il Museo Civico d’Arte di Modena e coordinata da Luana Ponzoni, è a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria (tel. 059 2032919).

Ogni appuntamento è aperto a massimo 20 iscritti e si svolge dalle 15.30 alle 17.30.

Dopo una breve visita animata alla mostra, che con scherzi e colpi di scena metterà in evidenza i tratti più significativi della poetica di Nam June Paik, i partecipanti si recheranno nel laboratorio didattico di Palazzo Santa Margherita per manipolare materiali diversi, creare forme e costruire oggetti ispirati al lavoro dell’artista coreano. Ogni ragazzo porterà poi a casa l’oggetto realizzato.

NUMERO SPECIALE DEDICATO DI “CIVICO 103”

Il magazine della Civica è in uscita in formato cartaceo. Presto disponibile per iPad

E’ in uscita in formato cartaceo e sarà presto disponibile in versione HD per iPad , il nuovo numero della rivista “civico 103”, il magazine della Galleria civica di Modena che presenta le mostre e gli eventi ospitati dal museo modenese, con dettagli, approfondimenti e curiosità sulle opere, gli artisti e il “dietro le quinte” dell’organizzazione.

Si tratta di un numero speciale, monografico, tutto dedicato alla mostra “Nam June Paik in Italia”, aperta dal 16 febbraio al 2 giugno nelle due sedi espositive di Palazzo Santa Margherita e della Palazzina dei Giardini, in corso Canalgrande a Modena e incentrata sulla presenza e sull’influenza dell’artista coreano in Italia a vent’anni esatti dalla vittoria del Leone d’Oro alla Biennale di Venezia del 1993.

Con oltre cento lavori provenienti da importanti collezioni italiane la mostra ripercorre il rapporto dell’artista con il nostro Paese di cui è stato ospite assiduo, dagli anni Settanta a tutti gli anni Novanta, da solo o con altri artisti della galassia Fluxus, impegnato in performance, mostre, scambi e dialoghi con critici, collezionisti, istituzioni. (approfondimenti su www.galleriacivicadimodena.it)

Accanto a un testo a cura del direttore della Civica Marco Pierini, curatore della mostra, testimonianze e approfondimenti, informazioni e news sulle iniziative collaterali e su quanto in programma fino alla chiusura della mostra. Firma il racconto inedito dal titolo “La voce della televisione” lo scrittore Paolo Albani.

In chiusura un nuovo appuntamento con il fumetto, grazie a una feconda partnership con Comicom- Comunicare a fumetti che firma la nuova rubrica, “GASP!”

Il magazine è edito da Silvana Editoriale, che lo distribuirà nei bookshop dei principali musei e centri d’arte italiani.

“civico 103” sarà on line in formato pdf sul sito della Galleria Civica di Modena, sul sito dello Studio Clp di Milano, sul sito di Silvana Editoriale e su issuu.com. A partire da questo numero sarà inoltre pubblicato su www.ebookeditore.it che rende disponibili gratuitamente anche i numeri precedenti della rivista sempre in formato pdf.

La pubblicazione è a diffusione gratuita ed è distribuita in città nelle sedi espositive dell’istituto modenese, nelle biblioteche, negli istituti culturali cittadini, nelle librerie e nei principali punti informativi.

Come applicazione per iPad, realizzata in collaborazione con Intersezione e con Get Connected, la nuova versione HD, scaricabile gratuitamente da Apple Store, ha una nuova veste grafica, è rinnovata nelle finzioni e ancor più ricca di contenuti inediti. Richiede l’iOS 5.0 o successive.

“civico 103 HD” è un’applicazione gratuita (Tags: arte iPad, Civico 103, Galleria civica Modena, magazine arte iPad)

DAI CURATORI UN VOLUME SULL’ARTISTA

La pubblicazione sarà presentata alla Galleria Civica giovedì 21 marzo alle 18

Marco Pierini, Silvia Ferrari e Serena Goldoni, oltre a essere i curatori della mostra “Nam June Paik in Italia” (alla Galleria Civica di Modena dal 16 febbraio al 2 giugno), hanno realizzato anche un volume dedicato al rapporto dell’artista coreano di Fluxus con il nostro Paese.

I curatori presenteranno il volume edito da Silvana Editoriale nella sala grande di Palazzo Santa Margherita giovedì 21 marzo alle 18.

Ricco di documenti, testimonianze e curiosità, il libro ambisce a tracciare un percorso organico e, per quanto possibile, completo, sul rapporto tra l’artista coreano e l’Italia, ricostruito attraverso un regesto cronologico che segnala opere, performance, mostre e presenze di Paik nel nostro Paese e una ricca bibliografia.

Di grande interesse il materiale iconografico: ritratti, documentazioni di performance e di allestimenti di mostre, opere realizzate durante i suoi soggiorni italiani, oppure dedicate a città, personaggi, cultura e tradizioni del territorio nazionale e delle singole città frequentate.

***

Il catalogo bilingue italiano/inglese a cura di Silvia Ferrari, Serena Goldoni e Marco Pierini è pubblicato da Silvana Editoriale.

Per informazioni Galleria civica di Modena, corso Canalgrande 103 (tel. 059 2032911 o 2032940 – www.galleriacivicadimodena.it).

 

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