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Mirco Comastri: Durc e Aziende, piove sul bagnato

mirco_comastriIn riferimento all’articolo da voi pubblicato alcuni giorni fa del presidente di Cer Arte Valler Govoni, (a mio avviso semplice ed esaustivo), desidero cogliere l’occasione per portar testimonianza di come le problematiche legate al DURC (documento unico di regolarità contributiva) siano, anche nel nostro territorio, all’origine di pesanti disagi che si vanno a sommare ai ben noti problemi economici causati dai lunghissimi tempi di pagamento e dalla scarsa accessibilità al credito.

Giorni addietro il nostro titolare (lavoro in un’azienda ceramica con 8 dipendenti) ci ha riuniti e con grande sofferenza  ci ha annunciato che l’attività, non avendo ricevuto il pagamento di una grossa fornitura, rischiava di chiudere. Tutti abbiamo chiesto per quale motivo la fornitura non venisse pagata, essendo la fattura intestata a un’azienda molto importante che non aveva mai fatto parlare di sé. La risposta è stata che il pagamento non poteva avvenire in quanto la nostra azienda era in ritardo coi pagamenti previdenziali e quindi non in regola con il DURC, costringendo pertanto il nostro cliente a bloccare il pagamento.

Alla luce di ciò assieme ad alcuni colleghi abbiamo iniziato ad informarci presso i patronati, internet e attraverso tutte le fonti d’informazione alla nostra portata ottenendo un risultato a dir poco avvilente: Se l’azienda non è in pari con i versamenti INPS è impossibilitata a ricevere i pagamenti, trovandosi quindi in una sorta di circolo vizioso da cui è impossibile uscire. In sostanza l’assenza di un modello DURC in regola per una fornitura causa il mancato pagamento di tutte le fatture relative.

Considerata l’attuale situazione economica nazionale, viene da domandarsi se sia giusto appesantire ancor di più le spalle alle aziende invece di accorrere in loro supporto, causando così la perdita o la messa in pericolo di migliaia di posti di lavoro.

Se non vogliamo creare ulteriori complicazioni al sistema imprenditoriale del Paese dobbiamo richiedere un rapido intervento a quei politici responsabili di questo “pasticcio” per porre rimedio a tale gravissima situazione. I posti di lavoro sono sacri, specie in questi periodi dove le aziende che lavorano e danno lo stipendio con regolarità ai dipendenti sono sempre più rare. Il lavoro è alla base di tutto, soprattutto per chi ha dei figli da mantenere e per i giovani desiderosi di metter su famiglia, vista ormai come un miraggio sempre più lontano.

Mirco Comastri – Alzati Italia Sassuolo

















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