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Stupefacenti, due giovani denunciati dai Carabinieri a Crevalcore

carabinieriI Carabinieri di Crevalcore hanno denunciato due marocchini disoccupati del luogo, un 20enne, incensurato e un 19enne, con precedenti di polizia per rapina aggravata, per violazione di domicilio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

E’ iniziato tutto lunedì pomeriggio con una telefonata ricevuta in caserma, da parte di un ragazzo di Crevalcore che riferiva di aver sorpreso e bloccato i ladri nel proprio appartamento. I Carabinieri si recavano immediatamente all’indirizzo segnalato per verificare la veridicità della notizia. Sul luogo c’erano cinque giovani di nazionalità marocchina. Due di loro, fratelli, erano quelli che avevano richiesto l’intervento della pattuglia di Crevalcore. Alla vista dei Carabinieri, il 20enne si dava alla fuga dirigendosi verso le scale di un condominio adiacente e sbarazzandosi di un borsellino che teneva in mano.

Poi, raggiunto da un militare che gli era corso dietro, cominciava a urlare dicendo che la roba da lui lanciata non era di sua proprietà e lui non era andato in quell’abitazione per rubare. Nel frattempo venivano identificati anche gli altri due ragazzi, tra cui il 19enne e un altro marocchino, rimasto estraneo all’intera vicenda. Secondo la testimonianza dei due richiedenti, due dei tre connazionali (i due denunciati) si erano introdotti nel loro appartamento per commettere un furto. Gli altri giovani, invece, sostenevano che nessuno di loro era andato lì per rubare, ma solo per riscuotere dei debiti: 100 euro e un paio di occhiali Ray-Ban prestati ai due fratelli. In quella situazione di assoluta confusione, i Carabinieri accompagnavano i cinque ragazzi in Caserma per fare chiarezza su quanto accaduto e di fornire spiegazioni sul contenuto del borsellino: un pacchetto di sigarette, contenente sei confezioni di cocaina per un peso totale di 3.7 grammi. Dalle successive indagini è emerso che i due denunciati erano effettivamente entrati in casa dei due fratelli al fine di riscuotere un presunto debito, ma lo avevano fatto violandone il domicilio.

 
















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