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SEL: Sisma e ricostruzione, con la CGIL, con i cittadini e i lavoratori della Bassa che protestano

Sinistra Ecologia Libertà sostiene la mobilitazione della CGIL Emilia Romagna per protestare contro l’atteggiamento discriminatorio che ilGoverno Monti sta tenendo nei riguardi delle zone colpite dal terremoto del maggio scorso; per questi motivi invitiamo i cittadini e le cittadine a partecipare al presidio di protesta che si terrà davanti alla Camera dei deputati nella giornata di martedì 27 novembre, con partenza da diversi luoghi della provincia e da Modena (qui piattaforma CGIL e orari dei bus: http://www.cgilmodena.it/wp-content/uploads/2012/11/271112.pdf).

Il Governo Monti, infatti, conferma la propria impostazione di politica economica: nessuna equità, nemmeno di fronte all’evidenza di ceti sociali deboli e incapaci di reggere la crisi, ma anche di fronte all’evidenza dei danni provocati dai terremoti.

A fronte della scadenza del prossimo 16 dicembre, noi chiediamo che siano sospese le imposte e i contributi previdenziali per chi ha subito danni dal sisma (pensiamo alle trattenute sulle buste paga di lavoratori e pensionati) sino al 30 giugno 2012, ovvero al termine dello stato d’emergenza, e che successivamente vi sia una rateizzazione con modalità simili a quelle avvenute in occasione di altri eventi catastrofici.

Insieme a questo fondamentale passaggio, occorrono risorse certe e immediatamente spendibili per la ricostruzione, misure di sostegno al reddito delle persone sempre più precarie nelle loro esistenze anche perché la stessa efficacia e qualità dei servizi è stata colpita dal sisma, politiche attive del lavoro per contrastare la disoccupazionein un luogo che, ricordiamolo, produce il 2% del PIL nazionale; in termini di visione strategica ambientale, e a partire delle nostre elaborazioni locali e nazionali, c’è bisogno di proposte concrete per la messa in sicurezza e cura del territorio, per la prevenzione del rischio sismico e per un vero e proprio Piano verde per il lavoro (rimandiamo a questo documento per approfondimenti precisi: http://www.forumselbeta.it/?p=1322).

I danni di un terremoto non sono solamente materiali ma soprattutto morali ed è per questo motivo che va rivitalizzato il tessuto sociale e culturale con massicce dosi di partecipazione dei cittadini allescelte che si vanno compiendo; occorre ridare centralità alla scuola e alle attività scolastiche: la scuola non solo nel suo valore educativo ma anche come quel luogo che può contribuire a dare un po’ di serenità ai ragazzi; e occorre affrontare le questioni del welfaresocio-sanitario, in particolar modo garantendo la piena riattivazione degli ospedali danneggiati.

“Siamo davvero stanchi di dover affrontare da soli le difficoltà che ci ha portato il terremoto – afferma Jonathan Molinari, Coordinatore SEL Area Nord.

I nostri amministratori e la Regione Emilia Romagna hanno lavorato a fianco dei cittadini, delle associazioni, del volontariato, ma sarebbe ora che il Governo facesse la sua parte. L’Emilia è una terra piena di dignità, che ha sempre dato molto e non ha mai chiesto niente.

Adesso siamo in difficoltà – prosegue – e questo governo deve lasciarci il tempo e la possibilità di ricostruire le nostre case, le aziende, gli ospedali e le scuole.

Per questo – conclude – riteniamo assolutamente degne di attenzione anche altre iniziative volte a sostenere le richieste dei cittadini come la manifestazione che si è tenuta ieri a Mirandola e la fiaccolata che si terrà lunedì 26 a San Possidonio”.

(Sinistra Ecologia Libertà, Circoli Area Nord e Terre d’Argine Coordinamento Federale)
















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