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Terremoto, La Destra E-R: “intollerabili differenze”

E’ intollerabile quanto si sta verificando per le zone dell’Emilia devastate dai terremoti del 20 e 29 maggio scorsi con la esclusione dei professionisti e delle imprese che hanno subito la diminuzione, quando non l’azzeramento del reddito (per esempio per la forzata chiusura)dai benefici fiscali previsti per le altre categorie di soggetti lesi.

Così come una vera mazzata sarà l’obbligo di pagare a dicembre tutti i contribuiti previdenziali dei mesi scorsi del post terremoto con riflessi anche pesantissimi sulle buste paga.

E tutto ciò si somma alla mancata erogazione degli aiuti (anche quelli volontari delle varie raccolte benefiche)sia per la ricostruzione di case e fabbriche sia per la semplice sistemazione temporanea in alloggi autonomamente reperiti dagli sfollati.

A tutt’oggi non sono neppure arrivati i moduli abitativi per i senza tetto dei quali Errani aveva, peraltro, escluso l’impioego.

Insomma, il modello Emiliano per affrontare la crisi terremoto se mai è esistito è totalmente fallito e la stessa classe politica diessina, che qui impera, ha dimostrato la propria assoluta incapacità di tutelare davanti al governo, i bisogni e gli interessi dei cittadini in questa tragedia.

(Roberto Lodi, segretario Emilia Romagna La Destra)
















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