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Progetto internazionale di salute mentale AIFO/Unione Europea: incontro in Provincia tra la delegazione internazionale e le istituzioni

La presidente Beatrice Draghetti ha incontrato questa mattina a palazzo Malvezzi una delegazione di Liberia, Mongolia, Brasile e Indonesia, in rappresentanza di quattro dei cinque paesi coinvolti nel progetto di salute mentale in paesi a basso e medio reddito, avviato a fine 2011, con il co-finanziamento dall’Unione Europea e la partnership di AIFO, Organizzazione Mondiale della Sanità e Disabled People International-Italia.

Si chiude oggi a Bologna il meeting internazionale organizzato da AIFO nell’ambito del progetto e l’incontro di questa mattina, al quale ha partecipato anche l’assessore del comunale Amelia Frascaroli, rientra nel quadro dell’attenzione che Provincia e Comune di Bologna riservano alleattività no profit e alla cooperazione internazionale. La delegazione era accompagnata dal dott. Angelo Fioritti, Responsabile del DipartimentoSalute Mentale e delle Dipendenze Patologiche dell’Azienda USL di Bologna e da una rappresentanza di AIFO Italia, tra cui il dott. Francesco Colizzi, Direttore del Centro di Salute Mentale di Brindisi e Consigliere nazionale AIFO.

Le delegazioni si sono poi recate al Presidio Roncati, in via Sant’Isaia, per un’introduzione al sistema di servizi per la Salute Mentale di Bologna.

Il progetto. Attraverso una ricerca-azione che coinvolge psichiatri, operatori socio-sanitari, volontari di comunità e persone con disturbi mentali e le loro famiglie, il progetto mira innanzitutto a realizzare interventi pilota per testare l’efficacia e il contributo della Riabilitazione su Base Comunitaria (RBC) ai programmi di salute mentale. E’ previsto inoltre un lavoro con le istituzioni di salute mentale locali finalizzato a migliorare i loro standard e facilitare l’individuazione di eventuali violazioni dei diritti umani, al fine di contribuire a migliorare la situazione dei diritti umani nelle istituzioni di salute mentale. A livello globale il progetto si propone di diffondere quanto appreso dalle esperienze comparate nei cinque paesi al fine di costruire una base di conoscenze e best practices per generare cambiamenti positivi nell’ambito della salute mentale anche in altri paesi.
















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