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Mirandola, sul campo nomadi Prandi replica a Platis

«Nonostante non siano questi i momenti di fare comunque polemica, il Capogruppo Pdl in Consiglio comunale Antonio Platis la vuole fare a tutti i costi, citando ancora una volta i nomadi. Cerchiamo, come sempre – dichiara l’Assessore alla Sicurezza e Qualità Urbana Sauro Prandi – di dare corrette informazioni; poi i nostri concittadini valuteranno.

Mirandola è sede, come altri 57 Comuni emiliano-romagnoli di un campo nomadi, in cui risiedono cittadini mirandolesi, riconosciuto dalla Regione, nell’ambito di specifiche normative, e come tale oggetto di contributi per lavori riguardanti le strutture ospitanti. Già prima degli eventi del maggio scorso, l’Amministrazione comunale aveva partecipato ad una procedura regionale per acquisire fondi destinati al miglioramento igienico-sanitario dei campi nomadi (si veda delibera della Giunta Regionale n. 808 del 18 giugno 2012), anche a seguito di contatti intercorsi con l’Opera Nomadi (l’ente morale nazionale che si occupa di politiche sociali allo scopo).

Tra i Comuni richiedenti, anche Mirandola è risultata assegnataria di una somma allo scopo. I lavori saranno effettuati nel corso del 2013, visto che in questo momento le priorità dell’Amministrazione sono altre. Si tratta, come detto, in particolare di ripristino di condizioni igieniche e di dotazioni di allacciamenti singoli alle utenze affinché ogni famiglia paghi i propri consumi. Va ricordato che in alcuni nuclei famigliari sono presenti minori in età scolare che obbligatoriamente devono frequentare la scuola. Quindi non c’è nulla da “foraggiare”, ma solo cogliere un’opportunità di utilizzo di fondi regionali, destinati, come detto, a migliorare le condizioni igienico-sanitarie di chi vive in campi nomadi. Né tanto meno – conclude Prandi- siamo di fronte a fenomeni di “razzismo al contrario” perché tutti i cittadini mirandolesi vanno tutelati, a secondo del grado di necessità e del nucleo famigliare di ciascuno».
















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