Anche l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia si mobilita per la Settimana del Pianeta Terra, una manifestazione promossa da Geoitalia – Federazione Italiana di Scienze della Terra – FIST onlus, che si caratterizza attraverso una serie di “Geo eventi”, escursioni, conferenze, esposizioni e visite museali in programma sul tutto il territorio nazionale da domenica 14 a domenica 21 ottobre.
Numerosi gli appuntamenti organizzati dal Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’Ateneo emiliano che riguarderanno diversi temi delle scienze della Terra e le loro implicazioni in campo socio-economico, storico, architettonico, museale, della difesa dai rischi naturali e della salvaguardia dei beni naturali e culturali.
Tutti gli incontri hanno un denominatore comune, ovvero fare comprendere come le scienze della Terra influenzano stili di vita e costituiscono le fondamenta su cui costruire uno sviluppo sostenibile, diffondere la cultura geologica, aumentare la visibilità delle geoscienze,
divulgare il patrimonio inestimabile di conoscenza che ci trasmettono le discipline scientifiche che si rifanno agli studi della Terra e mostrare la loro diretta applicabilità alla vita quotidiana, nonché sensibilizzare le coscienze e creare quella necessaria consapevolezza del ruolo strategico delle scienze della Terra per il futuro della società, così da incrementare il dialogo tra geoscienziati, politici e decisori.
“La settimana entrante – spiega il prof. Mauro Soldati, docente di Geomorfologia e Rischi geologici e Protezione civile all’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e componente della commissione nazionale FIST per l’organizzazione della Settimana del Pianeta Terra 2102 – rappresenta un’occasione importante per il nostro Paese che è così indissolubilmente legato alle bellezze, alle risorse e ai pericoli che ci riserva il nostro pianeta. Per la prima volta gli scienziati della terra italiani, nel corso di un’intensa settimana che prevede ben 136 geoeventi su tutto il territorio nazionale, cercheranno di condividere i segreti della Terra con un ampio pubblico, che spazia dai semplici cittadini, agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, agli appassionati di scienze naturali, ai collezionisti di fossili e minerali ecc. Speriamo, perché no, che grazie a questa iniziativa anche i politici possano cogliere l’impellente necessità di investire in studi geologici che possano rendere sempre più sostenibile lo sviluppo territoriale e ci rendano più resilienti di fronte alle calamità naturali”.
Gli appuntamenti modenesi, promossi dai docenti e dai ricercatori del corso di laurea in Scienze Geologiche, inizieranno lunedì 15 ottobre alle ore 18.00, presso l’Aula E del Complesso S. Eufemia (Largo S. Eufemia 19) a Modena, con una conferenza pubblica dedicata a “Il terremoto in Emilia: facciamo il punto 4 mesi dopo”, che riguarderà proprio uno degli eventi più vicini e catastrofici del maggio scorso. Esperti di Scienze della Terra delineeranno un quadro delle cause scientifiche dei terremoti e degli eventi che, in tempi storici, hanno interessato il territorio emiliano, degli effetti cosmici del recente sisma e delle azioni di prevenzione che potranno essere attuate. Coi proff. Stefano Conti, Doriano Castaldini e Daniela Fontana dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia sarà affrontato anche il tema della prevedibilità dei terremoti, di cui tanto si è discusso a livello di media negli ultimi mesi. Per informazioni contattare chiara.fioroni@unimore.it
Il secondo appuntamento, che si terrà martedì 16 ottobre dalle ore 9.30 alle ore 12.00 presso l’Auditorium Marco Biagi (Largo Marco Biagi, 10) a Modena, sarà una conferenza – incontro didattico rivolto agli studenti delle scuole superiori nel quale si affronterà il tema “Il terremoto in Emilia, passato, presente, futuro”, che avrà come relatori i proff. prof.: Francesca Remitti, Maurizio Mazzucchelli, Doriano Castaldini e Daniela Fontana. Per tutte le informazioni rivolgersi a chiara.fioroni@unimore.it oppure ad alessandro.vescogni@unimore.it
Il terzo appuntamento, mercoledì 17 ottobre dalle ore 18.00 alle ore 20.00, sarà caratterizzato da un’esposizione guidata dal titolo “La macchina del tempo (geologico): dinosauri, elefanti, balene, rettili marini delle collezioni paleontologiche dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia” presso il Museo Sala dei Dinosauri (viale Berengario, 14) a Modena. Ogni visita durerà circa 55 minuti ed è costituita da una passeggiata tra i tesori del museo universitario, ovvero tra i dinosauri nordamericani ed i rettili marini emiliani, le balene dell’Appennino e gli elefanti nani della Sicilia. Il tempo geologico e l’evoluzione dei vertebrati faranno da filo conduttore della rassegna di scheletri ed altri reperti fossili, di età variabile tra circa 270 milioni a poche centinaia di anni fa. Per informazioni scrivere a infomuseo@unimore.it. L’iscrizione è gratuita, ma per accedere è obbligatorio farla pervenire entro il 16 ottobre 2012.
Il quarto appuntamento, atteso per mercoledì 17 e giovedì 18 ottobre, coinvolgerà in orario scolastico le scuole di Modena e sarà caratterizzato da un’attività didattica e da un laboratorio dal titolo “La terra prima e dopo Wegener. A cent’anni dalla teoria della deriva dei continenti”. Per informazioni ed iscrizioni, gratuite ma obbligatorie, entro lunedì 15 ottobre, scrivere a paolo.serventi@unimore.it
Un quinto appuntamento, “La voce delle onde”, inizierà venerdì 19 ottobre nelle scuole di Modena e proseguirà domenica 21 ottobre al Museo della Bilancia di Campogalliano (Mo) dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle ore 15.00 alle 18.00. Per informazioni ed iscrizioni gratuite ed obbligatorie entro il 17 ottobre, scrivere a museo.gemma1786@unimore.it
L’ultimo appuntamento, sabato 20 ottobre, si tiene nella cornice dalla piazzetta di Largo Sant’Eufemia a Modena, da dove alle ore 14.30 partirà un’escursione dal titolo “Il terremoto ed i danni al patrimonio artistico di Modena: visita guidata al sito Unesco”. Il prof. Stefano Lugli organizzerà una passeggiata per il centro storico di Modena alla scoperta delle meraviglie geologiche che si celano tra i manufatti dei nostri monumenti. Lungo il percorso saranno osservate le tracce dei danni prodotti dagli eventi sismici antichi (1501, 1505 e 1671) e recenti. Nel maggio 2012 una scultura della torre si è spezzata e mattoni sono caduti dalle volte del Duomo. La grande sfera di rosso ammonitico della Chiesa del Voto è precipitata a terra e, rotolando per decine di metri, ha attraversato la via Emilia. Saranno presentati anche gli interventi di miglioramento antisismico recentemente adottati dall’Amministrazione comunale di Modena a salvaguardia e sicurezza dei monumenti cittadini.
E per concludere degnamente una settimana ricca di curiosità scientifiche nella giornata di domenica 21 ottobre dalle ore 14.00 alle 17.00 escursione guidata con i ricercatori universitari alla riserva delle Salse di Nirano dove si trovano “I vulcani di fango più spettacolari d’Italia” con appuntamento per i partecipanti al Centro visite Ca’ Tassi (via Rio Salse II Tronco, 7) a Nirano di Fiorano. Per informazioni e iscrizioni chiara.fioroni@unimore.it. Iscrizione obbligatoria.
Per ulteriori informazioni consultare il sito www.settimanaterra.org
La partecipazione alle varie iniziativa è libera e aperta a tutti. Per tutte le informazioni sulla Settimana del Pianeta Terra consultare il sito www.settimanaterra.org, che raccoglie tutte le manifestazioni in programma nei prossimi giorni.