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Terremoto, pronte le procedure per finanziare i lavori di ricostruzione e ripristino delle imprese

Sono pronte le procedure per i contributi destinati agli interventi di riparazione, ripristino e ricostruzione per i danni provocati dal terremoto alle attività produttive. Criteri e modalità sono stabiliti dall’ordinanza del Commissario delegato alla ricostruzione e presidente della Regione Vasco Errani presentata oggi ai sindaci delle zone terremotate.

L’ordinanza prevede contributi per la riparazione, il ripristino, il miglioramento sismico e la ricostruzione di immobili ad uso produttivo distrutti o danneggiati, ma anche per la riparazione e l’acquisto di beni mobili strumentali all’attività e per la ricostituzione delle scorte distrutte o danneggiate.

«Nell’impianto dell’ordinanza non ci siamo comportati come una assicurazione pagando solo i danni. Abbiamo voluto puntare anche al rilancio delle imprese nel territorio, rafforzare il lavoro e l’occupazione. Il nostro obiettivo è far si che quando l’azienda riapre possa essere competitiva e ‘correre’ come prima del sisma», hanno sottolineato il sottosegretario alla Presidenza Alfredo Bertelli e l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli presentando il provvedimento.

GLI INTERVENTI

L’obiettivo principale del provvedimento è che gli interventi siano finalizzati alla ripresa e alla piena funzionalità dell’attività produttiva in tutte le componenti (fisse e mobili strumentali), al recupero a fini produttivi degli immobili e al mantenimento dei livelli occupazionali.

I beneficiari sono le persone fisiche o giuridiche titolari di attività produttive (agricoltura, zootecnia, agriturismo, agromeccaniche, industria, artigianato, commercio, servizi e professioni, turismo) le cui imprese abbiamo subito danni a causa del terremoto.

COME PRESENTARE LE DOMANDE

Le domande devono essere presentate – mediante modello e procedura informatica – dal al 29 ottobre fino al 15 maggio 2013 al sindaco del Comune dove è ubicata l’impresa danneggiata per i titoli edilizi e al commissario per il contributo. Ci saranno 60 giorni di tempo per concedere il contributo. Tutti gli interventi previsti dall’ordinanza devono essere conclusi entro il 31 dicembre 2015.

L’accertamento dei danni deve essere comprovato e documentato mediante la presentazione di perizie giurata. La domanda di contributo sarà unica per tutte le tipologie di finanziamento e dovrà essere corredata, fra l’altro, dalla documentazione relativa al nesso di causalità dei danni, dal progetto e dai suoi costi e da una perizia giurata.

I Comuni esamineranno la correttezza e ammissibilità degli interventi urbanistici ed edilizi. Il contributo, a seguito dell’esame di una apposita struttura tecnica (soggetto incaricato dell’istruttoria), sarà concesso dal Commissario delegato alla ricostruzione.

I CONTRIBUTI

L’ordinanza consente di finanziare a fondo perduto l’80% dei costi di riparazione, ripristino con miglioramento sismico e ricostruzione degli immobili, nonché degli impianti e dei macchinari delle imprese danneggiate. In presenza di copertura assicurativa, il contributo è riconosciuto sulla differenza tra i complessivi costi (sostenuti ed ammissibili) e gli indennizzi assicurativi corrisposti o da corrispondersi da parte di compagnie di assicurazioni.

Il fondo per la copertura del finanziamento è quello previsto dall’art.3 bis della legge 135/2012, il cosiddetto provvedimento normativo sulla spending review. Si tratta di un credito di 6 miliardi concesso alle banche dalla Cassa Depositi e Prestiti, garantito e pagato dallo Stato.

Presentando il riconoscimento del contributo presso un istituto bancario sarà possibile ottenere l’apertura di un conto equivalente, a costo zero, al valore riconosciuto: la banca pagherà lo stato di avanzamento lavoro all’imprese esecutrice.

Le spese sostenute per interventi iniziati o conclusi prima dell’entrata in vigore dell’ordinanza potranno essere rimborsate purché i lavori siano stati eseguiti per le finalità di ricostruzione e ripristino dei danni subiti, la domanda contenga tutte le informazioni richieste, la perizia o le perizie giurate dal progettista e dai tecnici incaricati siano state redatta con le modalità indicate dall’ordinanza stessa.

I BENEFICIARI

Il contributo potrà essere concesso anche a coloro che per legge o per contratto o sulla base di altro titolo giuridico alla data della perizia siano tenuti a sostenere le spese di riparazione, ripristino o ricostruzione dei beni mobili o immobili dell’impresa.

Per gli immobili non utilizzati al momento del sisma, purché agibili e destinati alle attività produttive, sarà concesso un contributo del 50% dei danni provocati dal terremoto.

Potranno essere finanziati anche gli investimenti di ricostruzione degli immobili in altro sito, ma a condizione che venga recuperata anche la struttura precedente e che sia egualmente destinata ad attività produttiva. La nuova localizzazione deve comunque trovarsi nello stesso comune o in un comune limitrofo sempre all’interno dell’area del cratere.

Per le imprese che hanno delocalizzato temporaneamente l’attività dopo il sisma il prerequisito per accedere al finanziamento è il rientro della attività nella sede originaria con un finanziamento anche quota di costi per lo spostamento.

I prodotti finiti (parmigiano-reggiano, grana padano) rovinati dal sisma saranno coperti con il fondo per la ricostruzione delle aree terremotate di cui all’art.2 della legge 122/2012. Le scorte danneggiate potranno essere finanziate con il credito agevolato di cui agli art.11 e 11bis della legge 122/2012.

















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