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Ferrari e GP del Giappone: una domenica dolceamara

Diciotto i punti all’attivo della Scuderia Ferrari nel Gran Premio del Giappone, frutto del secondo posto di Felipe Massa. Il suo compagno di squadra, Fernando Alonso, è stato costretto al ritiro dopo poche centinaia di metri dalla partenza (371 per l’esattezza) a causa di una foratura alla gomma posteriore sinistra causata da un contatto con l’ala anteriore di Raikkonen: Fernando è finito in testacoda nella ghiaia e il motore della sua vettura si è spento ponendo immediatamente fine alla sua corsa. Dopo questo fine settimana, Fernando è ancora in testa al campionato Piloti ma il suo margine di vantaggio sul più immediato inseguitore si è drasticamente ridotto a 4 punti mentre Felipe è risalito in nona posizione. La Scuderia ha consolidato il terzo posto nella classifica Costruttori.

Stefano Domenicali: “Personalmente non credo alla sfortuna ma quello che è successo negli ultimi due giorni potrebbe indurmi a cambiare idea… La dea bendata che ieri non ci aveva certo assistito oggi ci ha proprio presi di mira! Quello che è successo a Fernando alla partenza fa parte delle variabili incontrollabili di questo sport e dobbiamo accettarlo ma è chiaro che c’è tanta amarezza in tutti noi in questo momento. Il rammarico aumenta alla luce della splendida gara di Felipe, autore di una prestazione davvero impeccabile. E’ stato bello rivederlo sul podio dopo un’assenza durata tanto, troppo tempo! Questo secondo posto è un risultato molto importante, per lui e per la squadra ed è arrivato in uno dei momenti più difficili e delicati della stagione. Decisioni sul suo futuro? Un passo alla volta, ora godiamoci insieme a lui questo bellissimo podio. Oggi avremmo potuto certamente ottenere un bottino di punti ben diverso ma dobbiamo accettare la realtà: qualcuno questa sera starà ridendo ma, come si suol dire, ride bene chi ride ultimo! Cinque gare sono tante, tutto può ancora accadere. Noi dobbiamo reagire con freddezza a questa battuta d’arresto di Fernando e lavorare con la massima concentrazione sullo sviluppo della vettura, così come del resto abbiamo fatto in tutti questi mesi. Se siamo qui a giocarci il titolo nelle ultime corse è perché abbiamo fatto un lavoro di un certo livello, altrimenti saremmo molto più indietro in classifica. I commenti di Fernando sullo sviluppo? Capisco benissimo la sua frustrazione in questo momento e può essere certo che stiamo facendo tutti il massimo per mettergli a disposizione una vettura all’altezza del suo talento”.

Fernando Alonso: “Oggi abbiamo avuto una grande sfortuna: terminare una gara in questo modo, immediatamente alla prima curva è davvero un peccato. Il contatto di Raikkonen ha provocato la foratura dello pneumatico posteriore sinistro e la mia corsa è finita lì. Purtroppo quando parti in mezzo al gruppo sono cose che possono capitare, perché oltre alla performance della macchina – la nostra solitamente di domenica migliora – contano molto anche le circostanze. Questo lo dimostra la gara di Felipe, che è partito decimo ma è riuscito a fare una corsa perfetta, combattendo con le vetture più veloci. E’ chiaro che questo risultato ha praticamente azzerato il vantaggio che avevamo alla vigilia ma se ci avessero detto all’inizio della stagione che saremmo arrivati in questa situazione a cinque gare dalla fine ci avremmo messo la firma! E’ ovvio che dobbiamo lavorare molto sullo sviluppo della vettura: non sono preoccupato ma dobbiamo avere una reazione al passo avanti che hanno fatto gli altri concorrenti. Adesso comincia una specie di mini campionato, articolato su cinque Gran Premi. L’obiettivo sarà raccogliere almeno un punto in più di tutti gli altri. Quello che è accaduto a noi oggi potrebbe accadere ad altri la prossima volta: la ruota gira, le corse sono fatte così”.

Felipe Massa: “E’ stata una gara fantastica! Tornare sul podio dopo quasi due anni d’assenza è bellissimo e mi sento davvero sollevato. Sono stati anni duri per me e, a volte, si pensano milioni di cose, anche brutte ma oggi sono finalmente felice! E’ un risultato importante sia dal punto di vista psicologico che per il mio futuro, almeno credo! E’ ancora più bello per me essere tornato sul podio proprio qui, una pista che mi piace tantissimo e che conosco dall’inizio della mia carriera. A volte è proprio nei momenti più difficili che arrivano le cose belle: le prime persone che mi sento di ringraziare in questo momento sono la mia famiglia, mia moglie e mio figlio. Questa gara mi motiva ancora di più per il prosieguo della stagione. Mi dispiace tantissimo per Fernando, perché sono convinto che oggi saremmo saliti entrambi sul podio. Dopo quello che è successo ieri in Q2 non partivo certamente da una buona posizione. Ho fatto una buon partenza e sono riuscito a superare senza danni il caos alla prima curva e poi ho visto subito che avevo un buon passo e che potevo restare vicino a Button e Kobayashi. Li ho superati al pit-stop grazie ad un’ottima strategia e subito ho visto che, anche con le Hard, il ritmo era competitivo. La squadra ha lavorato alla grande e mi ha messo a disposizione una macchina competitiva: l’unico momento difficile del fine settimana, di cui ancora non ci spieghiamo le ragioni, è stato quel maledetto secondo tentativo in Q2… Ora dobbiamo concentrarci subito sulla gara della Corea, perché con cinque gare da disputare tutto è ancora possibile”.

Pat Fry: “Una domenica pomeriggio in agrodolce per noi qui a Suzuka. Felipe ha fatto una corsa fantastica, sin dalla partenza. Era più veloce di Button nella prima parte ed è stato in grado di gestire le gomme in modo da poter ritardare la prima sosta e avere la chance di passarlo al pit-stop. Così è stato ed è anche riuscito a superare Kobayashi, aprendosi pure la porta per una gara imperniata su due sole soste. Si è ripetuto anche con le Hard, gestendole nella maniera migliore e mettendosi così in condizione di ritornare sul podio dopo quasi due anni. Emozioni opposte ovviamente per Fernando e non potrebbe essere altrimenti quando si finisce una gara già alla prima curva dopo la partenza… Solitamente la nostra vettura è migliore in gara rispetto alla qualifica ma bisogna anche dire che ieri non eravamo stati certamente fortunati con le bandiere gialle che hanno fatto perdere almeno mezzo secondo a Fernando. E’ chiaro che qui non siamo andati forte come la Red Bull ma certamente eravamo all’altezza di una McLaren che a Singapore sembrava irraggiungibile. Non bisogna reagire in maniera emotiva, piuttosto rimanere calmi e concentrati sul lavoro di sviluppo della vettura. Questo è il modo migliore per reagire, sin dalla prossima gara in Corea. Abbiamo portato aggiornamenti più o meno importanti nelle ultime gare e ne avremo altri per le prossime gare. E’ vero che a volte, come a Singapore, non tutto va per il verso giusto ma è altrettanto vero che è capitato a tutti in questa stagione di avere degli alti e bassi. Ora si riparte praticamente da zero e ci si giocherà tutto sullo sviluppo gara per gara. Dovremo cercare di essere più bravi degli altri e sappiamo di averne tutte le potenzialità”.

















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