Dopo il grande successo della “Edizione Speciale” milanese, svoltasi all’interno di Milano AutoClassica, il tradizionale appuntamento con il Concorso d’Eleganza Barone Alberto Franchetti torna Domenica 7 Ottobre e sarà un omaggio all’Emilia, terra di grandi tradizioni automobilistiche e di persone laboriose e determinate, capaci di reagire con grande energia anche a situazioni drammatiche come i recenti eventi sismici.
Un’occasione da non perdere per ammirare, nel giardino dello Chalet Franchetti al Cavazzone aperto al pubblico per l’occasione, un’esposizione di auto e moto di grande valore storico e stilistico.
Il Concorso quest’anno racconterà le “Belle Emiliane”: un tributo all’Emilia dei motori, patria di alcuni dei marchi più leggendari al mondo, realizzato in collaborazione con il CAMER di Reggio Emilia.
La Commissione, guidata da Guido Ferrari, ha selezionato un parterre davvero speciale, con alcune prestigiose opere d’arte a due e quattro ruote che avranno l’onore di varcare i cancelli della tenuta Franchetti, grazie anche al sostegno degli sponsor: Rewind, Mediatrade, Casali Vini e Sartoria De Luca.
Tra i tanti gioielli citiamo ad esempio uno dei rarissimi esemplari di Ferrari 500 TRC, una Stanguellini 750 Sport Internazionale, un raro esemplare di Maserati A6, un pezzo unico come la Ferrari “Pinin”,… fino a oggetti particolari come il Cucciolo Ducati, capace di percorrere 100 km con un litro già nel 1950.
Per chi volesse partecipare fin dalla mattina e a pranzo, è possibile accreditarsi come “Amici del Concorso” presso la Segreteria della Scuderia Tricolore allo 0522-441632 o via mail a info@scuderiatricolore.re.it.
Dalle 14.30 il giardino dello Chalet sarà aperto al pubblico per tutti gli appassionati.
Le premiazioni sono previste per le ore 16.00 presso il Belvedere dello Chalet.
La Scuderia Tricolore ha deciso che anche il Concorso, come già la Modena Cento Ore Classic, sarà un’occasione di raccolta fondi per aiutare le famiglie colpite dal sisma.
Note biografiche sul Barone Alberto Franchetti
Il Barone Alberto Franchetti (1860-1942), torinese d’origine ma reggiano d’adozione, fu musicista e compositore di rilievo nel mondo della lirica di fine secolo.
Amante della bella vita, della moda e delle automobili, non seppe resistere al fascino dei motori che in quegli anni iniziava a conquistare il paese. Partecipò a numerose competizioni, gareggiando a velocità folli per l’epoca e ottenendo importanti risultati, tanto da diventare promotore e presidente del primo club automobilistico di Milano, poi divenuto Automobile Club. Coniugando le sue grandi passioni, egli raccontava di sé che amava comporre le sue musiche a 90 km/h.
La sua vita resta intimamente legata alla Tenuta del Cavazzone, che dopo il suo acquisto divenne presto l’azienda agricola più elegante della zona e il salotto della borghesia colta della città, frequentato da amici come Verdi, Puccini, Mascagni, Illica e Ricordi. E’ qui che fiorì anche lo spirito avventuroso di suo figlio Raimondo, divenuto il più importante esploratore italiano della prima metà del ‘900.