Protesta, ieri in serata, degli sfollati di Mirandola. Gli ospiti per lo più extracomunitari delle due tendopoli della città dei Pico si sono incontrati in via Mazzone per manifestare contro l’assegnazione a un privato del servizio mensa, non più appannaggio della Protezione Civile, e per invocare il diritto a vivere in container in luogo delle tende all’approssimarsi della stagione fredda.
«Quello del pasto è un pretesto perché i cibi forniti agli ospiti dei campi, sono gli stessi serviti presso le mense scolastiche, ai centri estivi, in diverse mense aziendali e all’ospedale – spiega il Sindaco Maino Benatti – Non si capisce quindi perché dovremmo fare differenze per loro. Il problema vero è quello della casa e posso capire l’esasperazione dopo quattro mesi in tenda, ma anche queste persone devono capire che stiamo lavorando interrottamente per trovare una sistemazione adeguata per tutti, dopo il disastro che ci ha colpito. Non è facile perché le soluzioni abitative a disposizione sono poche ed esistono comunque dei tempi tecnici che sono stati ampiamente ridotti in questa situazione. Concludo dicendo che trovo le modalità di queste proteste fuori luogo, anche perché ci sono migliaia di mirandolesi che hanno provveduto da soli a trovare alloggi e cibo, senza mai chiedere nulla».