Traditi dal vizio! Sono stati infatti i mozziconi di sigarette repertati dai carabinieri di Bibbiano in una delle macchine rubate e poi recuperate dai militari a consentire di estrarre il profilo genotipico dell’odierno indagato corrispondente a quello depositato per altre indagini sui furti notturni nel bolognese e risultato appartenere a un pregiudicato moldavo responsabile, unitamente ad altri tre complici, di una trentina di furti portati a segno in due notti di “lavoro” nei comuni della Val d‘Enza reggiana. Dai loro “ritratti” traspare l’indole delinquenziale ed il loro stacanovismo per i furti. Rubare per loro equivaleva ad andare a lavorare: iniziavano all’imbrunire e rincasavano all’alba, spaziando in lungo e largo per l’Emilia e la Romagna, non disdegnando ovviamente anche la nostra provincia dove però, le prolungate e certosine indagini dei Carabinieri della Stazione di Bibbiano, coordinati dalla Procura reggiana, hanno permesso di identificare due dei 4 componenti la banda. Si tratta di cittadini moldavi che, stando alle risultanze dei Carabinieri, farebbero parte di un più nutrito gruppo di cittadini moldavi, organizzati in squadre, che interpretando il furto come una vera e propria professione, si ritrovavano la sera per poi scorazzare in lungo e largo per l’Emilia Romagna, dedicandosi prevalentemente ai furti ai danni di abitazioni, di autovetture e in esercizi pubblici.
Nel corso delle indagini i Carabinieri di Bibbiano hanno rinvenuto ingente refurtiva del valore complessivo di circa 200.000 euro, prevalentemente costituita da autovetture, “sottraendole” ai malviventi per poi restituirle. Refurtiva, che stando sempre alle indagini, attraverso l’utilizzo di vettori privati sarebbe partita alla volta della Moldavia per poi essere “piazzata” ad altri ricettatori.
Con l’accusa di concorso in furto aggravato i Carabinieri della Stazione di Bibbiano, coadiuvati nella fase d’analisi dai colleghi del RIS di Parma, hanno denunciato ala Procura reggiana un 27enne cittadino moldavo domiciliato a Bologna ed un connazionale 23enne senza fissa dimora. I primi raid furtivi risalgono alle notti tra i 15 ed il 17 ottobre 2008 e sono stati commessi prevalentemente in abitazioni dei comuni della Val d’Enza (15 a Bibbiano, 7 a Montecchio Emilia, 2 a Quattro Castella e 2 a Cavriago) mentre la banda dai risultati scaturiti, si è “impegnata” saltuariamente fino al 2011 nelle provincie di Modena ,Bologna ed Orvieto (fatti per i quali i due sono parimenti perseguiti dalle competenti A.G.).
In prima battuta le indagini dei Carabinieri hanno portato al 25enne moldavo “bolognese” poi, grazie all’eccezionale connubio tra le tradizionali tecniche investigative e le indagini scientifiche si è risaliti all’odierno indagato. In una macchina rubata infatti i Carabinieri di Bibbiano hanno rinvenuto, tra l’altro, tre mozziconi di sigaretta ed un passamontagna che sono stati inviati al RIS per le indagini scientifiche. Dall’ analisi è scaturito che il profilo genotipico corrispondeva a quello depositato per altre indagini su un sodalizio criminale dedito ai furti commessi nel bolognese e nel modenese negli anni seguenti con le stesse tecniche utilizzate nel reggiano.
Le indagine proseguono con i Carabinieri di Bibbiano che cercheranno di risalire anche agli altri due complici da ricercare nella cerchia di frequentazioni degli odierni indagati. Come anzidetto nel corso delle indagini i Carabinieri reggiani hanno rinvenuto autovetture, furgoni provento di furto e refurtiva varia (navigatori satellitari, autoradio, computer etc.. ) del valore di circa 200.000 euro “sottraendole” ai malviventi. Refurtiva, che stando alle risultanze investigative sarebbe partita alla volta della Moldavia per poi essere “piazzata” ad altri ricettatori.