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La creatività di Bob Rontani in mostra a Casalgrande

Graphic designer, pr nelle discoteche fino agli esordi degli anni ‘90, artista e compositore pittorico, Rontani esprime un caleidoscopio di generi e che si ispira ai capisaldi d’oltremanica, dal british pop alla new wave, cioè quell’humus di genialità diffusa che è stata la Londra delle garage band da metà anni ’70 in poi.

E oggi la sua storia, i suoi tratti distintivi, trovano forma in queste grandi tele dai colori densi, netti, letteralmente grafici anche nella tecnica pittorica, mescolati in camei compositivi che richiamano – passo a passo – una storia professionale di grandissimo valore.

Si, perchè per Bob dalla grafica non si può prescindere: “L’istinto compositivo e pittorico contempla i segni grafici: il valore aggiunto dei quadri è tutto compreso nel mio paradigma personale e professionale. Per me fare il grafico significa essere artigiano, introdurre suggestioni diverse, contaminazioni provenienti da mondi lontani. E comunicarle, facendo convivere tutti gli elementi, per ripetere quel miracolo creativo che è l’armonia”.

Il passato professionale – prima con pr poi come grafico – nel mondo della notte e la prima, folgorante, visita a Londra nel 1979, sono i due elementi primari nella cifra pittorica di Rontani: “Alla fine degli anni ’70, quando arrivai a Londra, si respirava un’aria di rivoluzione cultural musicale assolutamente unica: ogni luogo, ogni garage, ogni buco, era pretesto per far suonare nuovi gruppi. Un’esposizione di vitalità mai vista”.

I quadri, che raccontano centrali elettriche, idroelettriche, le centrali del gas, le ciminiere, i testimoni della decadenza industriale, mettono in luce il paradigma che unisce questi inediti musei all’aperto coi nostri sogni neri, scuri, caustici, i cuori divisi in mille pezzi: c’è grande emozione in questa riproduzione quasi seriale di skyline, così vicina al multiforme mondo contenuto nelle nostre anime. E le tele ci parlano con colori forti e decisi, attraverso varie tecniche: l’uso degli acrilici, di parti in poliplat, per restituire il fascino dei paesaggi preistorici urbani, quelli ormai svuotati dal fluire vitale, quotidiano.

“Mi piacciono i contrasti tra colori primari e i bianchi e neri: è come se trasportassi su tela 20 anni di rigorosità grafica, ma con molti meno lacci. Forse si dipinge il contrario di ciò che si è: la mia persona è ricca di sfumature, ma sulle tele tiro fuori le emozioni nella loro interezza cromatica. In fondo l’artista è colui il quale vorrebbe essere, non quello che è.”

E allora salta agli occhi di chi osserva l’arte del grafico: il posizionamento degli spazi, dei testi, il contrasto dei colori, sebbene l’approccio visivo favorisca l’interpretazione, come se le tecnologie avessero silenziato del tutto la descrizione iconografica, e salvato solo quella interpretativa, che rimane all’uomo.

“Ogni artista ha una propria ossessione creativa: c’è necessità di tirarle fuori, e il desiderio di comunicarle è terapeutico, taumaturgico. Io ho bisogno di descrivere la solitudine, che per me rimane la vera complessità da cercare. In fondo sono un inguaribile pessimista: penso spesso che un giorno le cose possano andar meglio”.

Bob Rontani, reggiano, classe ’59, nato sotto il segno del Leone, inizia a cimentarsi nella grafica già dal 1983 in uno studio di architettura e design a Vercelli, dove impara il valore della comunicazione grafica. Dal 1985 al 1991 si butta nella grande avventura della gestione di discoteche, (Ritz, Graffio, Number One, Epsylon). Dagli inizi degli anni ’90 intraprende poi definitivamente la carriera di graphic designer, ereditando clienti proprio nel settore delle discoteche e locali pubblici, in un caleidoscopio di creatività unico e molto coinvolgente. E’ tra i primi creativi della nostra città a introdurre la tecnologia Apple nel lavoro grafico. Dalla fine degli anni 90 ad oggi ha curato numerose campagne comunicative nel settore della pubblica amministrazione e del consenso politico. Ha al suo attivo 3 mostre (tra l’89 e il ’92), tutte dedicate alla grafica “della notte”, una all’oratorio di San Sebastiano a Forli e altre due in circoli a Bologna. Bob Rontani ha ideato e curato graficamente riviste, pubblicazioni, cataloghi, di ogni genere, tipo, specie e colore, cercando in tutto ciò che ha prodotto quell’armonia che appartiene al suo genio creativo.

















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