Dopo il confronto del 20 luglio scorso sulla “Legge Fornero”, Confcooperative e Legacoop proseguono l’approfondimento comune dei provvedimenti varati dal Governo in materia di lavoro e sviluppo del Paese.
“E’ evidente – sottolineano Giuseppe Alai e Simona Caselli, presidenti di Confcooperative e Legacoop – che siamo di fronte a norme la cui portata si può cogliere sino in fondo approfondendone le peculiarità ma anche, e soprattutto, gli intrecci, perché parlare di sviluppo e di lavoro è sostanzialmente equivalente per un sistema cooperativo che, nonostante non sia esente dalle difficoltà legate alla crisi del Paese, proprio sulla tutela del lavoro si è positivamente distinto anche in questa pesante situazione”.
“Ora – proseguono Alai e Simona Caselli – guardiamo con particolare attenzione ai contenuti del decreto sviluppo e alle novità introdotte in materia di risoluzioni delle crisi aziendali, con approfondimenti che partono dall’obiettivo di quella continuità d’impresa rispetto alla quale la cooperazione non intende limitarsi a guardare al proprio interno, ma può costituire un punto di riferimento per altre imprese e lavoratori in difficoltà in una prospettiva di ripresa”.
Proprio il “Decreto sviluppo e le novità in tema di risoluzione della crisi” sarà allora il tema del seminario programmato dalle due centrali cooperative reggiane per venerdì 5 ottobre alle 9,30 nella Sala Valdo Magnani di via Meuccio Ruini 74/d.
“Un confronto – sottolineano i presidenti di Confcooperative e Legacoop – che si integra con le valutazioni più strategiche in corso sul decreto, e che proprio per questo avrà quel carattere tecnico ed operativo che può consentire alle nostre imprese di entrare nel dettaglio dei temi di maggiore e più immediato interesse (concordato per la continuità aziendale, rapporti con il sistema di credito) contenuti nel dettato legislativo”.
Al seminario interverranno, oltre ai presidenti di Confcooperative Giuseppe Alai, e di Legacoop, Simona Caselli, Ettore Rocchi, professore di diritto commerciale all’Università di Modena e Reggio Emilia e Nino Giordano Ruffini, avvocato cassazionista.