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Nuova sede Abitcoop Modena

Abitcoop, che coi suoi oltre 18.500 soci è la più numerosa cooperativa di abitazione della provincia di Modena, dalla fine di giugno ha una nuova sede. L’edificio, che la ospita, situato lateralmente alla via Nontatolana – incrocio con via Mar Caspio nella zona Crocetta di Modena, è un architettura di nuovissima costruzione, progettata dall’arch. Gabriele Lottici, che verrà inaugurata ufficialmente sabato 6 ottobre alla presenza del Sindaco di Modena Giorgio Pighi, dell’Assessore regionale Giancarlo Muzzarelli, dell’Amministratore Delegato di BPER Luigi Odorici e del Direttore dell’Agenzia CasaClima di Bolzano Ulrich Santa.

“Abitcoop, decidendo di intervenire con un ambizioso progetto residenziale nell’area dell’ex Campo Baroni, dove ha altresì scelto di collocare la propria sede e dove un importante istituto bancario cittadino ha recentemente trasferito una sua agenzia,- ha dichiarato il Presidente AbitcoopLauro Lugli – ha accettato la sfida di concorrere al recupero ed alla riqualificazione di questa parte di città,assecondando il progetto dell’Amministrazione comunale di riappropriarsi, insieme alla parte più attiva dell’associazionismo, di questo quartiere, rilanciandone la qualità urbana e riannodandone il tessuto al corpo della città. E proprio qui abbiamo voluto promuovere un progetto pilota di complessi residenziali ad alta efficienza energetica, dotati di certificazione CasaClima – classe A e per la propria sede assicurandone la certificazione CasaClima – classe Gold, capace di coniugare qualità dell’abitare e tutela dell’ambiente”.

Costituita da un fabbricato compatto con una superficie utile di circa 1000 mq a bassissimo consumo energetico, la nuova sede Abitcoop è il primo edificio direzionale in Emilia Romagna che ha ottenuto la certificazione CasaClima – classe Gold, un attestato rilasciato dall’Agenzia CasaClima di Bolzano che garantisce, da un lato, la perfetta esecuzione e la elevata qualità nei materiali impiegati nella costruzione e, dall’altro, prestazioni gestionali dal punto di vista dei consumi energetici assolutamente brillanti, che consentono risparmi – a parità di superfici – superiori al 75% rispetto a un normale edificio per uffici.

Attraverso l’immagine esterna e interna della nuova sede si è cercato di trasmettere la filosofia ed il senso etico della cooperativa, che si distingue nel panorama immobiliare modenese perché propone uno sviluppo sostenibile, equilibrato ed etico, realizzando per conto dei propri soci case confortevoli in tutte le stagioni, ma anche non inquinanti ed economiche da mantenere.

“L’edificio è caratterizzato da un’immagine leggera e trasparente, volutamente priva di monumentalità, – spiega l’arch. Gabriele Lottici – checon la sua architettura vuole trasmettere la missione e i valori fondanti della cooperativa. Le linee prevalentemente orizzontali delle facciate contribuiscono ad accentuare la leggerezza dell’insieme e a trasmettere un senso di apertura e di accoglienza”.

Il fabbricato ha un volume allungato in direzione est-ovest e si sviluppa su tre piani fuori terraedun piano interrato, raggiungibile tramite una rampa carrabile posta sul lato sud, comune all’intervento residenziale limitrofo, dove trovano posto parcheggi coperti e locali di deposito. Al piano terreno è presente anche una sala riunioni per 60 posti a sedere, che potrà essere utilizzata anche per attività formative e conferenze organizzate da soggetti esterni alla cooperativa,quali corsi di informazione e aggiornamento sui temi della efficienza energetica e della sostenibilità.

A nord, sporgenze e grandi aperture marcano l’orizzontalità della facciata principale: su questo lato si affacciano la sala del Consiglio di Amministrazione (I piano), con una vetrata trasparentema allo stesso tempo altamente isolante, e il terrazzo della sala di attesa del piano adibito ad uffici tecnici(II piano) racchiuso da un involucro in lamiera forata color oro. Le profonde sporgenze sono state riproposte anche sul fronte sud, in questo caso per proteggere la facciata dal surriscaldamento estivo.

Frangisole esterni a regolazione individuale per ogni ufficio riducono l’eccessiva insolazione e l’introspezione, filtrando la luce ed evitando l’abbagliamento nelle giornate più luminose consentono di lavorare il massimo numero di ore senza bisogno di luce artificiale. Tutte le parti opache sono protette da un sistema di facciataventilata che garantisce una maggior durata degli elementi strutturali e dell’isolamento termico, riducendo negli anni le opere di manutenzione. Il rivestimento esterno è costituito da pannelli ecologici a base di fibra di cellulosa in colore rame invecchiato o bianco per la parte più interna e protetta. La struttura portante è di tipo puntiforme in cemento armato secondo una maglia modulare che garantisce un’alta flessibilità interna.

La cura di aspetti fondamentali, ma spesso trascurati per l’efficienza energetica, quali la compattezza del fabbricato, l’orientamento ottimale, la correzione dei ponti termici, la tenuta all’aria dell’involucro e la possibilità di free-coolingnotturno,consentono di limitare i consumi e ottenere un rapporto tra guadagni termici e perdite di calore pari al 105%.

Impianti tecnologici

Il sistema di climatizzazione è di tipo radiante a soffitto, realizzato con pannelli di fibrogesso modulari con circuito radiante integrato nello spessore del pannello. Una pompa di calore a gas con ciclo ad assorbimento in versione silenziata, prevalentemente per l’uso invernale, e una pompa di calore aria-acqua elettrica con gruppo motocondensante monoblocco e silenziato, per l’uso estivo, sono le fonti attivanti del sistema. L’utilizzo delle due pompe di calore è stagionalmente reversibile e le macchine garantiscono i migliori rendimenti nella stagione per la quale sono state progettate. Sensori in ogni ambiente regolano il flusso dei fluidi nei circuiti a soffitto, mentre sensori di CO2, posti in maniera discreta, consentono la regolazione della portata d’aria esterna. La distribuzione dell’impianto elettrico e dati è a soffitto e corre, nei locali di lavoro, lungo battiscopa attrezzati, con possibilità di variare liberamente la posizione dei frutti. Il sistema dati funge anche da sistema telefonico.

“E’ stato condotto uno studio molto accurato del soleggiamento dei fronti del fabbricato – aggiunge l’arch. Gabriele Lottici -, onde garantire la massimizzazione degli apporti solari invernali e un ottimale comfort estivo senza sprechi di energia per la climatizzazione. L’analisi dinamica delle temperature ha messo in evidenza come alcune zone, in particolare la sala del consiglio di amministrazione e il vano scale principale ampiamente vetrati, fossero particolarmente esposte all’irraggiamento pomeridiano e ciò ha suggerito l’utilizzo di frangisole esterni a pacchetto in alluminio per gli uffici a sud e di tende solari in tessuto a basso coefficiente di trasmissione solare per la vetrate più ampie”.

L’illuminazione è parzialmente domotizzatae questo consente, mediante sensori di presenza, di garantire una quantità di luce predefinita in relazione alla luminosità naturale , con possibilità anche di variazioni manuali e spegnimento automatico in assenza di persone nell’edificio. La copertura di parte del fabbisogno elettrico è demandata ad un impianto fotovoltaico a pannelli piani da 19,3 kWp installato sulla copertura del fabbricato.

“La formazione specifica, conseguita sia dal progettista, sia dai tecnici della cooperativa – afferma l’ing. Francesco Rossi, responsabile tecnico della cooperativa – oltre l’esperienza maturata nella realizzazione di più di 20 edifici certificati CasaClimaè la chiave, per realizzare edifici a bassissimo consumo, che vanno nella direzione tracciata dalla Commissione Europea di realizzare edifici a consumo quasi zero a partire dal 2020.

La sua costruzione, affidata alla Cooperativa di Costruzioni – CdC di Modena, è iniziata il 1 ottobre 2010 e si è conclusa il 9 maggio 2012.

“Siamo indubbiamente soddisfatti – ha concluso il Presidente AbitcoopLauro Lugli – di essere stati pionieri di un progetto che per la città di Modena segna un punto avanzato di sperimentazione di un nuovo modo di consumare il suolo pubblico, che sia sostenibile dal punto di vista del rispetto dell’ambiente, ma anche per i vantaggi economici che assicura sotto l’aspetto gestionale. Ispirandosi ai criteri CasaClima,Abitcoop ha già realizzato quasi duecento alloggi certificati e ne ha in corso di costruzione altri 130 che conseguiranno la certificazione in classe A. Si tratta di appartamenti realizzati in aree convenzionate ed aree a libero marcato, a dimostrazione del fatto che la qualità delle costruzioni non è legata al solo prezzo di vendita degli immobili”.

Il sito

La nuova sede sorge nel sito dove in epoca moderna sorgeva il campo da calcio Baroni. In realtà, eseguendo gli scavi, si è scoperto che questo sito era già stato “occupato” in passato. In collaborazione con la Soprintendenza dei Beni Archeologici si è infatti provveduto a esplorare e analizzare i resti di una costruzione rurale con relative pertinenze e pozzi risalente, presumibilmente, ad un’epoca tardo-romana. Gli studi dei resti, tutt’ora in corso, si concretizzeranno con una pubblicazione e con una ricostruzione/esposizione permanente presso l’atrio di ingresso al piano terra della sede di Abitcoop stessa.

















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