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Ex Cemar Maranello, dal Consiglio sì alla demolizione

Adottata dal consiglio comunale, nella seduta del 2 ottobre, la variante al piano operativo comunale relativa all’area dell’ex ceramica Cemar. Hanno votato a favore i gruppi PD e Lega Nord, astenuti UDC e PDL, contrario Barbolini per Maranello. L’adozione da parte del consiglio comunale ha valore di piano particolareggiato: il passaggio successivo sarà la sua approvazione definitiva, sempre in consiglio, da cui avranno decorso gli otto mesi per completare la demolizione dei fabbricati presenti nell’area. Si tratta di un passaggio importante per proseguire la riqualificazione dell’area, dopo i lavori di bonifica effettuati nella primavera di quest’anno. L’area dell’ex Ceramica Cemar, in località Crociale, si estende su una superficie di circa 58 mila metri quadri. Sequestrata dalla Guardia di Finanza nel 2011, grazie ad un accordo tra l’amministrazione comunale e l’attuale proprietà è stata bonificata e ora sono iniziate le procedure per un suo completo recupero a uso residenziale. Il progetto prevede la demolizione completa dei vecchi fabbricati industriali ormai dimessi e la realizzazione di un comparto residenziale con elevati standard ambientali, fortemente orientato all’architettura sostenibile e al contenimento dei consumi energetici, di una rotatoria, di un percorso ciclabile lungo via Vignola e di verde pubblico, oltre al completamento della rete ciclo-pedonale di collegamento tra il capoluogo, il quartiere Crociale e la frazione di Pozza e elementi di miglioramento della rete di viabilità locale.

Nelle fasi in cui si attueranno i lavori di urbanizzazione e costruzione saranno eseguiti i sondaggi per la verifica ambientale del sottosuolo e saranno attuate le eventuali bonifiche. Nel primo stralcio è prevista la realizzazione di 66 alloggi, ma l’accordo prevede per tutta l’area 137 alloggi realizzati con particolare attenzione alla qualità edilizia (il 60% sarò classificato in classe A per il risparmio energetico); 5500 metri quadri saranno destinati a verde pubblico e percorsi ciclabili; un’altra area di 9500 metri quadri all’interno del comparto rimarrà agricola e sarà piantumata.

















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