Istruzione e conoscenza temi urgenti al pari dei più discussi – lavoro e occupazione – per un’agenda politica fedele al dettato costituzionale. La presidente della Commissione Cultura, Scienze e Istruzione della Camera dei Deputati, Manuela Ghizzoni, ha espresso la propria posizione sulla questione della formazione scolastica nel giorno delle proteste studentesche contro gli sbarramenti all’accesso universitario:
«La politica deve affrontare di petto e con urgenza i problemi dell’accesso alla formazione superiore. Tali problemi stanno rendendo, di fatto, inesigibile il diritto allo studio universitario: così si tradisce il dettato costituzionale e si mortificano le aspettative degli studenti che dovrebbero essere i protagonisti del sistema di istruzione terziaria. Lo sbarramento allo studio superiore è sempre più ascrivibile da una parte alle condizioni sociali e geografiche e dall’altra alle difficoltà del sistema della conoscenza che non può che arrancare di fronte al progressivo definanziamento e alle inadeguate politiche scolastiche e universitarie degli ultimi anni. Non si può non vedere che investire nelle persone, nelle loro abilità e competenze, è la chiave per crescita e lavoro, quindi una chiave per il successo delle economie, delle società e dei loro cittadini. Gli ultimi dati OCSE mostrano, infatti, che anche durante questa fase recessiva un livello maggiore di formazione assicura garanzie di lavoro e redditi più alti, e non è solo questione economica, ma anche sociale: maggiori livelli formativi – ha spiegato la deputata Pd – significano vite medie più lunghe e più estesi diritti democratici. Istruzione e conoscenza devono stare nell’agenda politica con la stessa urgenza e peso quanto i temi del lavoro e dell’occupazione, solo così – ha concluso la Presidente Ghizzoni – potremo consentire a coloro che sono giovani oggi di essere uomini e donne con piena cittadinanza domani».