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Morte di Lo Voi sul cantiere Tav: la Filca Cisl di Reggio si costituisce parte civile

Si è svolta nella giornata di giovedì 27 settembre, presso il Tribunale di Reggio Emilia, l’udienza preliminare per accertare le responsabilità penali per la morte dell’operaio Vincenzo Lo Voi, all’epoca dipendente di un’azienda operante sulla tratta Tav in provincia di Reggio Emilia. Era il 18 luglio 2007 e l’operaio si trovava in località Fontana di Rubiera ad effettuare una “gettata” di calcestruzzo quando, per cause che verranno chiarite in corso di causa, veniva raggiunto violentemente da una scarica elettrica che ne determinò la morte.

A seguito di quel grave accadimento tutti i massimi vertici aziendali compresi i responsabili di cantiere sono stati raggiunti da avviso di garanzia e finalmente dopo 5 anni il processo penale ha preso il via. Si è svolta la prima udienza durante la quale, però, il giudice non si è pronunciato per il rinvio a giudizio degli indagati poiché questi hanno richiesto dei riti alternativi.

Nei giorni antecedenti la celebrazione dell’udienza la Filca – Cisl di Reggio Emilia, per tramite del proprio avvocato di fiducia, l’avvocato Federica Bassissi, ha provveduto, a fronte anche del mutato orientamento giurisprudenziale, a costituirsi parte civile, al fine di vedere riconosciuto il danno derivante dalla mancata osservanza delle misure di sicurezza sui luoghi di lavoro così come previsto dal Testo Unico sulla Sicurezza.

La Filca – Cisl di Reggio Emilia si auspica che l’intero processo sia celebrato in tempi ragionevoli visto quanto ormai trascorso dall’evento alla data della prima udienza e che gli effettivi responsabili dell’infortunio vengano severamente puniti.

















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