Se da un lato non si arrestano le iniziative dei Carabinieri reggiani che le stanno provando tutte per recidere il cordone ombelicale che lega la droga ai parchi della città, dall’altro continua a coesistere il binomio droga – parchi come dimostra l’operazione portata l’altra sera dai Carabinieri di Quartiere della Stazione di Corso Cairoli, sempre più frequentemente impiegati nel presidio dei parchi cittadini. Seppur il primato lo detiene certamente il centralissimo Parco del Popolo di Reggio Emilia salito alla ribalta delle cronache, anche nazionali, per essere stato teatro di efferati omicidi e risse tra bande rivali in “guerra” per la spartizione dell’area “ostaggio” di spacciatori e criminali, altri parchi cittadini non sono da meno ed ecco da qui l’iniziativa di mettere le aree verdi sotto “l’ala protettiva” dei Carabinieri di Quartiere. Ed e’ per questo che prosegue ininterrotta l’attività di controllo delle aree verdi della città che l‘altra sera ieri ha visto i Carabinieri di Quartiere della Stazione di Corso Cairoli sorprendere un giovane extracomunitario nei pressi del piccolo parco pubblico di Via Compagnoni con oltre un etto di droga al seguito che stava cercando di vendere.
Questi in sintesi i fatti che hanno visto i Carabinieri di Quartiere della Stazione di Corso Cairoli intercettare un 50enne cittadino marocchino che sorpreso durante l’attività di spaccio ha lanciato la droga disseminandola per il prato dandosi alla fuga. Il fatto che sia riuscito a dileguarsi non gli ha assicurato l’impunità in quanto i Carabinieri di Quartiere l’hanno riconosciuto in un 50enne cittadino marocchino clandestinamente presente sul territorio nazionale che è stato quindi denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia i ordine al reato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Quanto disseminato per il prato dal fuggitivo recuperato dai carabinieri e’ risultato essere droga del tipo hascisc per un peso complessivo di oltre un etto ovvero 121 grammi di droga che sono stati recuperati e sequestrati dai carabinieri. Anche se la preoccupazione delle famiglie e dei cittadini reggiani che frequentano le aree verdi cittadine e’ senz’altro legittima (l’esito dei controlli lo sta dimostrando) i controlli dei Carabinieri del Comando provinciale reggiano continueranno con la mirata attività che vedrà i parchi cittadini essere posti sotto “l’ala protettiva” dei Carabinieri di Quartiere con il fine precipuo di debellare lo spaccio di stupefacenti nelle aree verdi che i Carabinieri vogliono “restituire” alle famiglie.