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Reggio: il ciclamino, un fiore che resiste al freddo, è il simbolo della sclerodermia

Domenica 30 Settembre anche a Reggio Emilia verrà celebrata, con un’iniziativa di prevenzione e diagnosi precoce presso il reparto di Reumatologia dell’Arcispedale Santa Maria Nuova, la nuova edizione della Giornata Nazionale del Ciclamino, promossa dal Gruppo Italiano per la Lotta alla Sclerodermia (GILS) per la diffusione della informazione su questa malattia in Italia.

Tra le 9:00 e le 12:00 di Domenica, in contemporanea ad altre cento città italiane, nella sede del Reparto diretto dal dott Carlo Salvarani (ambulatorio 0.185, piano 0 dell’Ospedale), gli specialisti reumatologi offriranno a tutti coloro che si presenteranno un consulto gratuito con una visita medica e, se opportuna, una capilalaroscopia, esame non invasivo che studia le condizioni dei capillari.

La sclerodermia appartiene ad un gruppo di malattie reumatiche autoimmuni dette connettiviti, rare e poco riconoscibili all’esordio.

Si stima che in Italia siano circa 25.000 le persone con questa diagnosi e che si manifestino circa 1.000 nuovi casi ogni anno. Nella nostra provincia le persone affette da sclerodermia, stimano gli specialisti, sono circa 300, con la possibilità di circa 9 casi nuovi casi ogni anno.

Un sintomo comune nelle connettiviti e nella sclerodermia, che se ben interpretato è utile per la diagnosi precoce, è la peculiare tendenza delle dita delle mani a impallidire con il freddo. Questo è il fenomeno di Raynaud, dal nome del medico che per primo mise a fuoco il sintomo, ed è la prima fase della Sindrome di Raynaud. La sindrome, che compare con il freddo e regredisce con il caldo, si caratterizza per una reazione esagerata delle estremità del corpo ai cali della temperatura, con conseguenti manifestazioni dolorose.

L’associazione simbolica della malattia con il ciclamino, fiore in apparenza fragile ma che resiste alle temperature più fredde, introduce una nota di ottimismo.

Come spiega Gianluigi Bajocchi, che compone insieme agli specialisti Ilaria Chiarolanza e Andrea Caruso, l’equipe del consultorio per le malattie reumatiche rare: “Sono fondamentalmente due le strategie terapeutiche impiegate per trattare la malattia. Vi sono i farmaci che migliorano la circolazione (vasodilatatori) ed i farmaci che riducono l’aggressione della malattia autoimmunitaria contro l’organismo stesso (immunomodulanti). Qualunque terapia deve, però, essere costantemente accompagnata da esercizi di fisiokinesiterapia, per mantenere la funzione delle articolazioni e la elasticità della cute”.

Per informazioni sulla iniziativa di prevenzione a Reggio Emilia è possibile contattare la Segreteria del Reparto di Reumatologia dell’Arcispedale Santa Maria Nuova, la mattina dalle 8:30 alle 12.30 al numero 0522-296.684. Altre informazioni sono disponibili su: www.sclerodermia.net

 

















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