Si sta volgendo in questi giorni a Reggio Emilia, promossa dalla Provincia, la “Summer scholl” intitolata “Generazioni 2 – Le ragazze e i ragazzi di origine straniera: dinamiche sociali ed energie per lo sviluppo”. E’ un’iniziativa importante, che rimette al centro della riflessione il tema dei giovani ed in particolare dei giovani stranieri, nati in Italia o venuti nel nostro Paese in età giovanissima.
“Ma non è sufficiente – afferma Aziz Sadid dell’Anolf Cisl di Reggio Emilia -. Non è possibile parlare dei giovani immigrati, quelli chiamati “seconda generazione”, senza riflettere anche sulla situazione che stanno vivendo tutti gli stranieri nella nostra Provincia, le famiglie di questi ragazzi, in particolare in questo momento di grave crisi economica”.
“Molte sono le persone che a fronte della perdita del lavoro, hanno lasciato l’Italia per tornare nei loro paesi d’origine, oppure hanno scelto di “rimandare a casa” moglie e figli, con la speranza che la crisi passi in fretta. Al riguardo ci lascia molto perplessi l’aver letto nei giorni scorsi alcuni sindaci che “consigliano” agli stranieri il ritorno a casa…forse non hanno presente che per molti di loro significa tornare a condizioni di povertà estrema e che soprattutto significherebbe desistere dalla speranza di un riscatto per loro e le loro famiglie”.
“Vorremmo – continua con enfasi il responsabile dell’Anolf Cisl – chiedere di analizzare i cambiamenti in atto: quanti stranieri sono andati via volontariamente? Dove e chi è andato via? E con i nativi figli di cittadini extracomunitari, cosa succede? Come superare il problema della dispersione scolastica?. In questi giorni stiamo lavorando per la sanatoria, ma….chi potrà essere regolarizzato a fronte di paletti così rigidi? Si riuscirà a stroncare la clandestinità almeno sul piano lavorativo all’interno delle nostre famiglie, nelle aziende e nei cantieri? “.
“Crediamo – conclude Aziz Sadid – sia necessario riconvocare il tavolo territoriale per l’immigrazione, con i rappresentanti delle associazioni di stranieri, con le istituzioni e le forze sociali, dove, a partire dalle analisi e dai dati dell’ Osservatorio Provinciale per lo sviluppo Economico e Sociale partendo dalle analisi fatte da Mazzoli nell’ambito della Camera di commercio, si possano individuare strumenti e azioni per costruire integrazione e solidarietà in una prospettiva di sviluppo, superando il concetto di assistenzialismo, anzitutto cambiando la legge attuale e dando la possibilità ai bambini nati nel nostro Paese di essere cittadini italiani, smettendola di considerarli ancora stranieri nel paese in cui sono nati”.