Quello delle piastrelle di ceramica è un acquisto che una famiglia si trova a fare in media una o al massimo due volte nella vita, il consumatore non vuole sbagliare. Per questo è fondamentale una scelta consapevole e informata. Va in questa direzione “Ceramica Amica”, il nuovo vademecum rivolto al consumatore presentato oggi a Cersaie.
Il manuale, 24 pagine in tutto, raccoglie tutto ciò che occorre sapere prima di procedere all’acquisto delle piastrelle di ceramica, come orientarsi tra le diverse certificazioni ambientali, quali avvertenze seguire nella posa del prodotto e consigli sulla manutenzione.
A presentarlo oggi sono stati Andrea Ligabue, consigliere di Confindustria Ceramica, Augusto Ciarrocchi, presidente del Centro Ceramica di Civita Castellana e della Sezione ceramica di Unindustria Lazio, Mario Verduci, direttore generale di Federcomated e Federcommercio, Mariano Cordone della Direzione per la Lotta alla contraffazione Uibm del Ministero dello Sviluppo economico. L’incontro è stato coordinato dal responsabile della comunicazione di Confindustria Ceramica Andrea Serri.
“Il progetto per questa pubblicazione – ha raccontato Ligabue – è partito da una ricerca sul consumatore finale. Abbiamo così avuto la conferma che il consumatore oggi è evoluto, consapevole, informato. Vuole conoscere alla perfezione quello che acquista. Da qui il manuale, che tra l’altro ci dà la possibilità di cementare maggiormente la nostra collaborazione con la distribuzione.
L’obiettivo è appunto informare il consumatore finale, così che la gara tra prodotto italiano e prodotto straniero sia vincente per noi”. Il manuale si divide in tre parti. La prima descrive che cosa sono le moderne piastrelle di ceramica, e quali sono i fattori oggettivi che caratterizzano la superiorità della ceramica italiana rispetto ad altri materiali succedanei, tra cui i fattori di sostenibilità ambientale. La seconda parte si compone dei “disegni d’uso”: otto tavole nelle quali gli ambienti della casa (camera da letto, soggiorno, cucina, bagno, terrazza, ecc.) mostrano dove è possibile utilizzare ceramica per le diverse superfici. La terza parte è relativa alla scelta, alla corretta posa di piastrelle anche multiformato oltre che alla pulizia post-cantiere e alla manutenzione quotidiana. Gli incentivi fiscali all’acquisto di ceramica, i valori e le valenze del marchio ‘Ceramics of Italy’ e la presenza di ceramica anche in ambiti non residenziali (centri commerciali, aeroporti, uffici, scuole, ecc.) completano il volumetto.
“Un prodotto editoriale – ha sottolineato Verduci – che mancava nel nostro mondo, denso di valori importanti non solo per i contenuti di prodotto ma anche per la socialità e il territorio in cui viene realizzato. In Italia c’è deficit culturale: considerare il prodotto solo quando esce dalla fabbrica, ma un momento cruciale è quello della scelta, dove ha un grande peso la relazione tra chi offre e chi si approccia ad acquistare. La distribuzione gioca questo importante ruolo. Non va dimenticato – ha aggiunto Verduci – che a differenza di quasi tutti gli altri prodotti dell’edilizia, nel prodotto ceramico la scelta spetta al consumatore finale. Più lo carichiamo di valori e di contenuti intangibili meglio è”.
Secondo Ciarrocchi di Ceramica Flaminia le informazioni che arrivano al mercato sono spesso distorte: “Oggi arriva materiale da tutto il mondo, spacciato per similare o della stessa qualità rispetto a quello originale, ma con costi dimezzati. È fondamentale far capire al mercato quali sono le differenze che giustificano le differenze di costo. La parità di qualità a metà prezzo non può esistere. Ovviamente anche il sostegno normativo e una corretta informazione da parte della stampa specializzata è fondamentale per valorizzare chi porta avanti un alto livello di qualità e design”.
Grazie alla presenza di Mariano Cordone è stato poi approfondito il tema della contraffazione: “Un fenomeno pervasivo – ha affermato -, non c’è praticamente prodotto che non venga falsificato, compresa la ceramica. Il mercato del falso comprende sia violazioni del Made in Italy sia violazioni dei diritti della proprietà industriale. Il mercato del falso deve essere considerato come un competitor a tutti gli effetti che cerca di trovare spazi sul mercato e alimenta una lunga catena di illegalità al cui vertice c’è la criminalità organizzata”. Canali preferenziali di vendita di prodotti contraffatti sono l’e-commerce e le aste on-line ma anche i canali di vendita dell’originale, dove si verificano spesso commistioni. Vi sono economie potenti che si evolvono seguendo le tendenze. Come si contrasta allora un fenomeno così ramificato?
“Imprescindibile è il lavoro delle forze dell’ordine”, ha sottolineato Cordone. Considerando le piastrelle di ceramica, la Guardia di Finanza tra il 2011 e il 2012 ha sequestrato quasi 900mila prodotti. “Ma un ruolo attivo spetta anche al consumatore,da informare attraverso campagne di sensibilizzazione, anche avvertendo sui rischi per la sicurezza e la salute, e in generale i danni che colpiscono il cittadino come consumatore e il sistema paese. Diversi gli strumenti adottati, a partire da un sistema normativo anticontraffazione, che ha aumentato le pene per questi reati, e gli interventi di protezione della proprietà intellettuale”. Attraverso il laboratorio Techalab vengono infine sviluppate tecnologie anticontraffazione per i prodotti.
Il vademecum “Ceramica Amica” viene distribuito gratuitamente durante Cersaie, a cura dei progettisti che partecipano all’iniziativa “Cersaie disegna la tua casa”, ai visitatori privati del Salone e, successivamente, ai rivenditori di materiale ceramico italiano. Infine, una versione in formato pdf sarà liberamente consultabile sui siti www.laceramicaitaliana.it, www.cersaie.it, www.confindustriaceramica.it, e sui portali delle aziende ceramiche e dei rivenditori.