Si avvicinano le urne e si torna a parlare di tasse, in particolare di Imu. Confagricoltura Modena interviene sull’argomento e attraverso le parole del presidente Eugenia Bergamaschi, che sottolinea come le forze politiche si siano mosse tardi sul tema Imu: “Anche prima del terremoto, noi insieme a Confagricoltura nazionale abbiamo criticato a più riprese l’Imu, perché la ritenevamo un’imposta messa in modo iniquo e troppo frettoloso. Ora la questione è tornata d’attualità, sia nei discorsi dei politici, sia nelle pagine dei quotidiani come Il Sole 24 Ore. Non vorrei che l’Imu diventasse soltanto uno slogan elettorale, sbandierato da tutti prima delle elezioni e poi dimenticato”.
Bergamaschi parla di poca chiarezza, facendo riferimento alla situazione del mondo agricolo: “C’è grande confusione intorno all’Imu, è tempo che venga rivisto in modo serio e con un occhio attento agli imprenditori. Alla questione Imu è legata la ripresa post sisma, che è ancora in alto mare. Entro il 30 novembre gli imprenditori agricoli devono accatastare i loro immobili. Cosa dovremmo rispondere ai nostri associati che ci chiedono come accatastare i fienili crollati o i capannoni resi inagibili dal terremoto? Queste risposte ci devono arrivare dal Governo, le imprese agricole hanno bisogno di risposte con urgenza. Visto che sulla ricostruzione alle tante promesse hanno fatto seguito pochi fatti, la nostra speranza è che così non accada anche per l’Imu”.
Dello stesso avviso il direttore generale di Confagricoltura Modena Pier Luigi Bolognesi: “La politica sta facendo dell’Imu una bandiera da sventolare nella lotta per il voto. A noi non interessa la battaglia politica a fini elettorali, siamo stanchi del motto ‘dalla prossima settimana’, abusato dopo il terremoto del maggio scorso. Agli imprenditori agricoli servono certezze e risposte chiare, finora è stato fatto poco o nulla”.