In commissione Politiche per la salute e politiche sociali è ripreso l’iter di un progetto di legge presentato nell’ottobre 2011 da Gianguido Naldi e Gabriella Meo (Sel-Verdi), Roberto Sconciaforni e Monica Donini (Fds); la commissione aveva già deliberato la nomina di Naldi come relatore del provvedimento.
Il progetto di legge intende modificare la L. R. 2/2003: “Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”. Obiettivo: introdurre maggiore trasparenza nella gestione del patrimonio immobiliare delle 45 Asp (Aziende pubbliche di servizio alla persona) dell’Emilia-Romagna e contribuire a rispondere alla crescente domanda sociale.
Secondo i sottoscrittori del provvedimento, la gestione di questo patrimonio da parte delle Asp non va finalizzata solo a massimizzare i ricavi, ma deve tenere conto anche dell’emergenza abitativa, contribuendo a soddisfare la domanda sociale a carico dei Comuni. Con questo fine, il testo introduce due novità: il valore sociale dell’azione delle Asp e gli strumenti per verificare la buona amministrazione dei loro patrimoni (abitazioni, terreni agricoli, spazi commerciali). Ogni Asp dovrebbe presentare ai rispettivi Comuni un proprio piano immobiliare, chiarendo le azioni che intende adottare per conservarlo, valorizzarlo e utilizzarlo; inoltre, si prevede di istituire un tavolo di verifica per l’affitto del patrimonio abitativo, commerciale e agricolo. Il testo propone infine che le Asp rendano pubblici gli elenchi degli affittuari e rendicontino annualmente la propria situazione patrimoniale.
Nel dibattito, oltre a Naldi sono intervenuti i consiglieri Paola Marani (Pd), Andrea Defranceschi (Mov5stelle), Alberto Vecchi (Pdl), Marco Carini (Pd).
I due consiglieri Pd hanno segnalato l’opportunità di procedere a una revisione complessiva della L.R. 2/2003, salvaguardando l’autonomia delle Asp e senza dimenticare le differenze patrimoniali al loro interno; già in ottobre dovrebbe essere pronta una proposta della Giunta.
Vecchi e Defranceschi, invece, hanno manifestato condivisione sui contenti del provvedimento, preannunciando emendamenti per renderlo ancora più incisivo.
Naldi si è dichiarato disponibile a un esame abbinato di questo progetto di legge e di ciò che proporrà la Giunta, purché ciò avvenga entro ottobre, in tempi certi e celeri.