Il Piano degli investimenti del parco mezzi aziendali di Seta prevede l’acquisto nel triennio di 54 nuovi autobus per il territorio di Modena, Reggio Emilia e Piacenza. “Pochi e assolutamente insufficienti” a parere dell’assessore alla Mobilità del Comune di Modena Daniele Sitta che nel Consiglio comunale di lunedì 24 settembre, rispondendo a due interrogazioni, ha parlato anche delle divergenze di punti di vista sul tipo di mezzi da acquistare: “Rigorosamente a metano per l’Amministrazione modenese, preferibilmente a diesel per Seta e soprattutto per il partner francese che purtroppo considera il diesel euro 5 a basso tasso di inquinamento, al pari del metano”, ha commentato Sitta.
Nell’istanza “A che punto è la metanizzazione dei mezzi di trasporto pubblico di Modena?” William Garagnani del Pd aveva chiesto di conoscere i programmi di Seta ricordando che “Modena è stata una delle prime città italiane a metanizzare gli impianti di riscaldamento e come l’Atcm avesse varato un intenso programma di acquisti di autobus a metano”. Nella stessa direzione andava anche l’istanza illustrata da Sandra Poppi di Modena5stelle-beppegrillo.it, in cui la consigliera ricordava l’annunciato acquisto “di 50 nuovi mezzi da parte di Seta e la volontà dell’Amministrazione modenese di fare installare un distributore a metano nell’area in cui sono custoditi i mezzi, espressa lo scorso anno dall’assessore all’Ambiente”.
“Per giustificare la realizzazione dell’impianto, che consentirebbe notevoli risparmi, occorre che gli attuali 27 autobus alimentati a metano – ha affermato Sitta – arrivino a essere almeno una quarantina. Sono pienamente d’accordo sulla necessità di insistere affinché Seta aumenti la dotazione di tali mezzi e mi sembra che la società sia diventata più sensibile al tema. Se ciò non avvenisse potremmo arrivare a chiudere il centro storico agli autobus che non siano elettrici o a metano”, ha precisato l’assessore, sottolineando che attualmente “sono 28 i mezzi del trasporto pubblico elettrici, per un totale di 55 bus ecologici, mentre i restanti mezzi in circolazione sono stati dotati di filtro antiparticolato”.
Nella replica il consigliere Garagnani, che si è detto soddisfatto della risposta, ha sottolineato “l’importanza della discussione per l’ambiente ma anche dal punto di di vista economico, poiché il costo del metano è di molto inferiore a quello del gasolio” e le difficoltà relative alla sua distribuzione possono essere ovviate erogando metano liquido “che ha anche un minore effetto inquinante. Il futuro è nel metano – ha concluso Garagnani – se si fa un’analisi rigorosa e scientifica esso, almeno per quanto riguarda i trasporti pubblici, è nettamente all’avanguardia”.
Anche la consigliera Poppi si è ritenuta abbastanza soddisfatta della risposta che “sembra andare nella direzione giusta” e ha chiesto all’assessore di conoscere al più presto i tempi necessari ad ampliare il parco mezzi a metano, “perché occorre agire nel minore tempo possibile, anche alla luce di eventuali finanziamenti regionali”, ha concluso.