Differenziare per recuperare e limitare il consumo di materie prime. E dal report di Hera “Sulle tracce dei rifiuti”, emerge che oltre il 93% di quanto i cittadini conferiscono nei contenitori dei diversi materiali è avviato a effettivo recupero. L’analisi è unica nel suo genere in Italia e giunge quest’anno alla sua terza edizione, andando nella direzione indicata dalla Unione Europea, che punta l’attenzione sulla quantità di materiale effettivamente recuperato e non più sulla percentuale di raccolta differenziata.
Si tratta di un report, certificato da un ente esterno, ormai divenuto a tutti gli effetti uno strumento di rendicontazione e trasparenza, che Hera ha scelto di realizzare verso i propri clienti e, in generale, verso tutti gli interlocutori dell’azienda, su un tema oggetto di grande attenzione.
Il 93% di quanto raccolto in maniera differenziata rientra nel ciclo produttivo
Sul territorio servito da Hera, nel 2011, la raccolta differenziata ha superato in media il 50%. Per rendere trasparente il processo che segue l’impegno quotidiano di ciascuno nel fare la raccolta differenziata, dimostrandone così l’utilità, questo dato ormai non è più sufficiente. E’ necessario riportare anche informazioni chiare e puntuali sull’effettivo riciclo e recupero dei materiali raccolti. Per questo Hera ha ideato e realizzato “Sulle tracce dei rifiuti”, il cui obiettivo principale è fornire garanzie sull’avvenuto recupero dei materiali separati, rispondendo anche a dubbi e osservazioni dei cittadini. Hera ha quindi seguito le diverse tipologie di rifiuto differenziato raccolte nel 2011 sul territorio servito, lungo tutto il tragitto che separa il cassonetto dall’effettiva re-immissione nel ciclo produttivo della materia recuperata. Dallo studio è emerso che, mediamente, lungo il processo, la quantità di rifiuti scartata, perché ad esempio non idonea al recupero o inquinata da corpi estranei, è di appena il 6,6%. Tutto il resto, il 93,4% appunto, torna a nuova vita. Il dato è migliorativo rispetto all’anno precedente, che comunque aveva registrato un recupero effettivo del 92%.
Monitorati gli impianti di prima destinazione, di cui 9 in provincia di Modena
Per realizzare il monitoraggio Hera ha raccolto e incrociato i dati delle imprese che nel 2011 sono state la prima destinazione della raccolta differenziata, gestendo impianti di stoccaggio, selezione o prima lavorazione dei materiali che si trovano quasi totalmente sul territorio servito e di cui 9 sono situati nella provincia di Modena. Queste imprese hanno inviato i materiali a 125 aziende che si sono occupate dell’effettivo recupero. Ciascuna di queste aziende (cartiere, compostatori, vetrerie, fonderie, aziende che lavorano la plastica, acciaierie, pannellifici, ecc.) è riportata nel pieghevole pubblicato.
Le percentuali recuperate per ogni tipo di materiale
Scendendo nel dettaglio dei diversi materiali recuperati, rispetto al 2010 è cresciuto sensibilmente, passando dal 78,4% all’86,4%, il recupero della plastica (22,8 kg/abitante) mentre quello degli altri materiali è rimasto sostanzialmente stabile: 92,4% della carta (62,5 kg/abitante), 96,9% del verde (69,5 kg/abitante), 92% dell’organico (44,8 kg/abitante), 95,4% del vetro (30,5 kg/abitante), 92% del legno (21,6 kg/abitante), 100% del ferro (2,7 kg/abitante) e 94,1% dei metalli, intesi come imballaggi in alluminio, acciaio e banda stagnata, (1,5 kg/abitante).
I dati sono certificati, disponibili online e presso gli sportelli clienti Hera del Modenese
Tutti i dati inseriti nell’opuscolo sono disponibili nella sezione interattiva dedicata a questo tema e navigabile sul sito web www.gruppohera.it/sulletraccedeirifiuti, dove sono presenti anche grafiche interattive che illustrano il percorso delle singole tipologie di rifiuti e video che spiegano l’intero processo di gestione dei rifiuti.
L’opuscolo sarà in distribuzione da metà ottobre anche presso i principali sportelli clienti del Gruppo: nel Modenese negli sportelli di Modena, Castelnuovo Rangone, Formigine, Pavullo, Sassuolo, Serramazzoni, Spilamberto, Vignola.
Lo studio è cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna e certificato da DNV Business Assurance, uno degli enti di certificazione più autorevoli al mondo. La certificazione ha riguardato due ambiti: la raccolta e l’elaborazione complessiva dei dati ricevuti (a questo scopo è stata formalizzata una procedura di raccolta ed elaborazione dei dati) e le informazioni dichiarate dagli impianti di prima destinazione gestiti da Herambiente, dalle sue società controllate e dalle aziende esterne al Gruppo.
La pubblicazione verrà presentata venerdì 28 settembre al festival “Fare i conti con l’ambiente. Rifiuti Acqua Energia” che si terrà a Ravenna dal 26 al 28 di questo mese.
L’impegno di Hera nell’impiantistica al servizio della raccolta differenziata
Il monitoraggio si inserisce nel più ampio impegno di Hera per la valorizzazione della raccolta differenziata. In questo ambito l’azienda ha avviato il progetto per la realizzazione di 5 biodigestori, impianti in cui l’innovativo sistema della digestione anaerobica trasforma i rifiuti in compost ed energia elettrica. I primi due, a Rimini e Voltana, saranno operativi già nel corso del 2012. L’intero progetto comporterà per il Gruppo un investimento complessivo di oltre 40 milioni di euro per una produzione potenziale di energia elettrica rinnovabile pari a oltre 32 milioni di KWh annui, pari al fabbisogno energetico annuo di oltre 35.000 persone e risparmiando l’emissione in atmosfera di 17.000 ton. di CO2. Un secondo fronte è invece quello della realizzazione di linee per la selezione dei rifiuti differenziati dotati di lettori ottici, che consentono una selezione più veloce e precisa, assicurando percentuali più alte di materiale effettivamente destinato a recupero. Le prime due linee a Voltana (RA) e Coriano (RN) sono già state inaugurate e l’investimento complessivo di circa 20 milioni di euro prevede la realizzazione di tali linee anche presso le piattaforme Akron di Modena e Ferrara e la realizzazione ex novo di un impianto nell’area bolognese.
Gasparetto: “L’effettivo recupero è prioritario già nella progettazione dei servizi”
“Il progressivo sviluppo dei servizi per la gestione rifiuti portato avanti da Hera assieme alle Amministrazioni locali – spiega Roberto Gasparetto, Direttore Hera della Struttura Operativa di Modena – ha tra le sue priorità proprio l’effettivo recupero. Nel Modenese Hera ha da tempo superato il 50% di raccolta differenziata, ma il nostro lavoro punta soprattutto sulla qualità: fornendo la massima trasparenza su dove vanno a finire i rifiuti offriamo ai cittadini uno stimolo in più per impegnarsi ogni giorno nella corretta separazione dei vari materiali”.