Il direttore di Apmi Modena-Confimi Massimo Fogliani, interviene sul disegno di legge varato ieri all’unanimità dalla commissione alle Attività Produttive di Montecitorio che introduce l’obbligo dei pagamenti tra imprese entro i 30 giorni.
“Con i tempi ai quali siamo stati abituati – è il suo commento – il fatto che il provvedimento arrivi 12 mesi dopo le regole comunitarie dettate da Bruxelles nel 2011, è un dato che va sottolineato, così come l’unanimità con la quale è stato adottato.
La cosa in realtà non deve stupire in quanto si tratta di un provvedimento che non impegna affatto la Pubblica Amministrazione che se ne sta tranquilla con i suoi semestri, anzi anni, di ritardo rispetto alle scadenze. C’è inoltre da chiedersi quanto i nostri rappresentanti siano consci di cosa succede nel mondo reale, nel quale la spirale perversa dei ritardi di pagamento va ben oltre non dico i 30, ma i 60 giorni. Il punto èche, molto semplicemente, non ci sono i soldi, vuoi per una riduzione dei volumi d’affari, delle marginalità e di un accesso al credito quanto mai difficoltoso, specie per le Pmi. In un recente incontro del ciclo ‘Modena Meccanica’, organizzato dalla categoria dei meccanici dell’associazione, è stato fatto rilevare che, all’estero, il passaggio di proprietà delle merci avviene all’atto del pagamento e non alla consegna; su questo elemento occorrerebbe riflettere, e magari intervenire, per velocizzare almeno il rientro in possesso dei beni non pagati anche se ciò, evidentemente, vale abbastanza poco nel caso di semilavorati realizzati su commessa.
