Carboni, semi, frutti, ma anche pollini recuperati negli scavi archeologici: tutto contribuisce allo studio e alla ricostruzione dell’ambiente del passato. Domenica 23 settembre al parco archeologico della Terramara di Montale (via Vandelli) grandi e piccoli potranno scoprire che aspetto aveva la pianura Padana nell’Età del bronzo, assieme agli esperti dell’Orto Botanico dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Per i bambini ci sarà il laboratorio creativo “Archeobotanici… in erba!”, dove si potranno setacciare, raccogliere, contare e identificare i semi delle piante coltivate 3500 anni fa.
Il parco è aperto dalle 10 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18, ultimo ingresso un’ora prima della chiusura. In caso di maltempo il programma potrebbe subire delle variazioni, è perciò consigliabile telefonare al numero 059 532020 a partire dalle 10.
Visite guidate, laboratori e iniziative continueranno per tutto ottobre. L’ingresso sarà gratuito domenica 30 settembre in occasione delle Giornate del patrimonio, e domenica 14 ottobre per “Non solo vino”, quando i visitatori saranno guidati da esperti e archeologi alla scoperta delle più antiche tecniche di vinificazione. Nell’età del bronzo, infatti, gli abitanti delle terramare avevano imparato a fare il vino e ne apprezzavano il gusto al punto tale che in breve tempo la nuova bevanda andò a soppiantare le precedenti produzioni, di una sorta di birra ottenuta dalla fermentazione del corniolo. Le testimonianze degli studiosi si arricchiranno con la sperimentazione per tutti della pigiatura dell’uva nei tini grazie all’aiuto di esperti anziani del Circolo Parco Grizzaga di Montale. Tra gli altri appuntamenti ci sono inoltre: “Ma come li seppellivano?”, domenica 7 ottobre, a partire dallo studio delle urne cinerarie; un laboratorio di modellazione della ceramica domenica 21 e “Archeologi per un giorno” domenica 28. Le informazioni complete su prezzi e sconti sono on line (www.parcomontale.it).
