Benché si siano ingegnate per portare a compimento il classico dei furti, la loro azione predatoria non è passata inosservata al commerciante allertato dall’allarme sonoro del dispositivo antitaccheggio e, sebbene abbiano guadagnato l’uscita usando violenza sul negoziante, la loro fuga è durata poco in quanto sono state raggiunte dai carabinieri di Rubiera che le hanno fermate. Questa i sintesi la premessa dei fatti che ha visto i Carabinieri della Stazione di Rubiera arrestare le cittadine ungheresi T.D. 26enne e E.K. 45enne, entrambe senza fissa dimora, chiamate a rispondere la prima del reato di rapina impropria e l’altra di furto aggravato.
L’origine dei fatti ieri 19 settembre quando, verso le ore 18.00, una pattuglia automontata della Stazione di Rubiera durante un servizio di controllo del territorio ha notato in Via Palermo, all’altezza del negozio di articoli vari denominato “Emilia Market”, il gestore di quel negozio che inseguiva una giovane donna. Il commerciante alla vista dei militari, urlando, indicava la giovane chiedendo di fermarla cosa che i militari hanno fatto immediatamente, appurando che la stessa aveva commesso un furto con la complicità di un’altra donna, rintracciata e fermata dai carabinieri poco più avanti.
I militari hanno poi accertato che le due donne erano entrate poco prima all’interno del market per uscire con una busta in mano. All’uscita era scattato l’allarme sonoro antitaccheggio quindi, realizzando che avevano perpetrato un furto, il commerciante cercava di fermarle non riuscendo per la reazione della più giovane, T.D., che gettava a terra la borsa che aveva in mano spintonando con violenza il commerciante e dandosi alla fuga per poi essere fermata dai carabinieri. La busta gettata a terra è risultata contenere merce rubata nel negozio per un controvalore di oltre 100 euro. Le due donne, sottoposte a perquisizione personale da un agente donna della Polizia Municipale dell’Unione Tresinaro Secchia, erano in possesso di altra merce tutta risultata oggetto di furto nello stesso market. Alla luce della flagranza di reato le due donne sono state arrestate e ristrette a disposizione della Procura reggiana.