Un accordo per diffondere le tecnologie digitali nelle scuole. Lo ha sottoscritto il Ministero dell’Istruzione con dodici Regioni italiane, tra cui l’Emilia-Romagna.
Attraverso le convenzioni, che fanno seguito all’Accordo quadro approvato lo scorso 25 luglio in Conferenza Stato-Regioni, all’Emilia-Romagna sarà assegnata una somma di oltre 2 milioni e 500 mila euro. La Regione cofinanzierà l’intervento con 857 mila euro.
Ogni accordo è stato elaborato sulla base degli obiettivi e delle caratteristiche dei diversi territori. In Emilia-Romagna le risorse messe a disposizione dal Ministero saranno prioritariamente destinate alle scuole delle zone colpite dagli eventi sismici e a quelle del territorio montano.
“Introdurre le nuove tecnologie nella scuola significa soprattutto favorire nuove metodologie didattiche innovative che amplino e innalzino l’offerta educativa – spiega l’assessore regionale alla Scuola Patrizio Bianchi – Una opportunità particolarmente necessaria nelle istituzioni scolastiche che vivono una situazione di maggiore complessità, come le scuole colpite dal terremoto e le scuole di montagna”.
Le azioni programmate sono:
LIM in classe
E’ il punto di partenza del Piano, che prevede l’introduzione nelle classi delle lavagne digitali e dei linguaggi e contenuti per potenziare la lezione, per consentire anche agli studenti assenti di partecipare e per avviare un processo di innovazione digitale.
Cl@ssi 2.0
Sono le classi dove, oltre alla presenza della lavagna digitale, ogni studente e insegnante ha un proprio portatile/tablet attraverso il quale dialoga con la lavagna digitale, accede alla rete, utilizza libri e contenuti digitali. Con riferimento alle zone terremotate e di montagna, si prevede l’uso di device mobili e l’attivazione di collegamenti satellitari per la didattica a distanza e per i contatti con le altre scuole sperimentatrici.
Scuole 2.0
Sono le scuole che attraverso le nuove tecnologie stanno trasformando i loro ambienti: orari scolastici, ma anche libri e contenuti digitali. Sono scuole che hanno già dotazioni e sistemi di rete sperimentati in una molteplicità di classi e che hanno evidenziato le migliori realizzazioni del progetto Classi 2.0 o esperienze rilevanti nell’impiego delle nuove tecnologie. Le scuole 2.0 avranno anche il compito di coordinamento delle azioni sul territorio costituendo un polo formativo.