Siamo attesi da un autunno e da un inverno non meno grigi e rigidi di quelli appena trascorsi che impongono a tutti, istituzioni e parti sociali, un rinnovato senso di responsabilità, spirito di collaborazione e propensione al nuovo.
Nel rapporto con i sindacati, in particolare, vogliamo proseguire in uno sforzo di concertazione con l’obiettivo di difendere i livelli occupazionali, stabilizzare i contratti a tempo determinato, tenere alto il livello dei diritti di chi lavora nella convincione che per la cooperazione diritti e crescita sono inscindibili.
Affinché ciò possa accadere servono dosi praticabili di reciprocità e di affidamento e non nascondiamo la nostra preoccupazione per gli ormai ripetuti segnali che dal fronte sindacale ci arrivano dalle province di Modena e Reggio Emilia (Coop di Consumo, vitivinicolo, servizi) e che in qualche caso assumono toni inaccettabili, con bersagli personalizzati e dai contenuti non corrispondenti all’agire quotidiano delle cooperative associate.
Vogliamo sperare siano episodi dettati dalle difficoltà e dalle tensioni procurate dalla lunga crisi che non ha risparmiato né la nostra regione né il movimento cooperativo che continua a ritenere la concertazione una moneta non fuori corso, rispetta gli interlocutori e chiede rispetto per sé e per i valori di solidarietà e di socialità che rappresenta.
(Paolo Cattabiani, presidente di Legacoop Emilia-Romagna)