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Dalle categorie del Commercio di Cgil, Cisl e Uil l’invito a riaprire il confronto sul “Codice Sitta”

Il “Codice Sitta” è stato frettolosamente costruito tra mercoledì e giovedì scorsi, e ne è stata chiesta perentoriamente la sottoscrizione entro mercoledì 19 settembre. Ha ragione Rita Cavalieri, Presidente provinciale di Licom. Occorre continuare a discutere, se si cerca un consenso ampio.

Le forzature non servono in una fase che vede da un canto una rilevante riduzione dei consumi e dall’altro la crescita del disagio di migliaia di lavoratrici e lavoratori del commercio.

Un accordo equilibrato non può che partire dall’obbiettivo di rispettare Leggi e Contratti di lavoro (che non sono stati aboliti dalla deregulation degli orari), migliorandoli e non peggiorandoli, come avviene su richiesta di una parte della Grande Distribuzione col “Codice Sitta”.

Per questo le Organizzazioni Sindacali hanno scritto al Sindaco di Modena (lettera a seguire) invitando l’Amministrazione a riaprire il tavolo di confronto, così evitando che le posizioni del Comune di Modena possano, in una fase delicata come questa, essere interpretate come non orientate al bene comune, ma ispirate ai desideri di una parte.

(Filcams/Cgil, Fisascat/Cisl e Uiltucs/Uil Modena)

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Modena 18 settembre 2012

Alla c.a. Avv. Giorgio Pighi

Sindaco di Modena

Oggetto: richiesta di riapertura confronto.

Egregio Signor Sindaco, abbiamo ricevuto una nota nella quale ci si informa che entro mercoledì 19 dovremmo dare adesione al “Codice comportamentale” varato dall’assessore Sitta.

Il giorno 12 settembre ci è stato consegnato un documento, con la proposta della Vostra amministrazione in merito a diversi temi legati al commercio della città. Tale documento era profondamente difforme dalle proposte verbalmente avanzate dall’assessore in un precedente incontro, ed alle quali sempre verbalmente avevamo aderito. Nel breve dibattito del 12 settembre segnalavamo la necessità di introdurre modifiche sul capitolo “Salvaguardia lavoratrici e lavoratori”, considerandolo rozzo e sommario, nonché peggiorativo rispetto a Leggi e Contratti collettivi di lavoro.

Non solo non venivano minimamente prese in considerazione le nostre obiezioni, ma il testo che ci giungeva mezzo mail il giorno successivo conteneva ulteriori peggioramenti, richiesti da una impresa presente al confronto.

Si tratta del testo al quale siamo ora invitati ad aderire, per poi procedere alla formale sottoscrizione alla Sua presenza.

Quel testo, Signor Sindaco è frutto di un lavoro, in questi mesi, che non ci ha visti coinvolti.

Contiene parti che abbiamo auspicato, come una prima, seppur parziale, possibile limitazione delle aperture nelle gallerie dei centri commerciali. Contiene una interessante limitazione delle aperture festive, molto vicina alla nostra proposta. Contiene una parte inefficace, vale a dire la limitazione delle aperture interpretata come media per catena, in modo da poter trasferire le mancate aperture dei negozi più piccoli sugli Ipermercati. La nostra richiesta a Coop e Conad “Quante domeniche chiuderanno gli Iper”, è rimasta ovviamente senza risposta.

Contiene una parte inaccettabile che, come già detto, riguarda il lavoro.

Le chiediamo, Signor Sindaco, di riaprire il confronto, eventualmente partecipando non soltanto alla firma ma anche alla sua costruzione condivisa.

Sono enormi i problemi del commercio modenese e delle lavoratrici e dei lavoratori del settore.

Per questo vanno superati gli approcci sommari e parziali che sino ad ora sono prevalsi.

In attesa di un Suo cenno di riscontro voglia gradire i nostri distinti saluti.

p. Filcams CGIL – Fisascat CISL – Uiltucs UIL Modena

(Govoni – Castiglioni – Tollari)

















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