Il governo chiede la restituzione della quattordicesima agli anziani che l’hanno percepita con redditi superiori al minimo previsto già a partire dal mese di novembre. “Ma non fa niente – lamenta Loris Cavalletti, segretario della Fnp Cisl di Reggio Emilia – per recuperare 98 miliardi di euro dalle 10 concessionarie delle ‘slot machine’. Ci chiediamo, Equitalia dove è? Perché non interviene?”. “In questi giorni abbiamo visto il governo presentare un timido intervento contro il gioco d’azzardo, nel decreto salute del Ministro Balduzzi, prontamente ridimensionato a seguito delle lobby, anche partitiche che vivono alla grande con i proventi che ne derivano”.
“Eppure proprio dalla nostra provincia è già partito un grido forte di protesta contro questo meccanismo d’impoverimento della classe intermedia, che ricerca nel gioco ciò che ha perso in termini di potere d’acquisto dei salari e successivamente dalla finanza. Oltre allo scandalo di non proteggere i cittadini dalla ludopatia, che si stima colpisca quasi due milioni di persone – e se aggiungiamo alle persone coinvolte i familiari e gli amici dovremmo moltiplicare questo dato -, notiamo come ancora una volta le lobby bloccano l’azione di governo e i ministri devono ritirare le buone proposte”.
“Il tutto mentre assistiamo al fatto che ad alcuni pensionati in fascia di povertà, e che avevano ricevuto la 14° a causa di redditi superiori a quelli previsti dalla normativa, arriverà nei prossimi giorni la comunicazione sulla decurtazione, da novembre, di un quinto della pensione. Questi persone sono trattate come evasori e approfittatori , quando spesso la richiesta è stata fatta in buona fede. Ci chiediamo, ora, cosa accadrà a coloro che già vivono con poche centinaia di euro; quali saranno le conseguenze in termini di sopravvivenza? Dovranno rinunciare a qualche cosa di essenziale come medicine, pane, piuttosto che al pagamento del canone tv?”
“Il capo del governo Monti sa cosa vuol dire decurtare una pensione inferiore a 750 euro? Riteniamo che lo Stato, prima di dare i soldi a queste persone, dovesse verificare se realmente sussistevano le condizioni per la loro elargizione e non, ora, intervenire a posteriori con questo grave prelievo. E’ chiaro che a fronte di pensioni così basse questi soldi sono già stati spesi e, difficilmente, accumulati. In base a quale barbaro criterio a persone con redditi da fame prima si dà e poi si toglie?”
“Una proposta la abbiamo. Ricordiamo che quando Monti si insediò parlò di equità. Bene, i soldi che è necessario recuperare dalle quattordicesime già pagate perché lo Stato non i prende dalle società che gestiscono il gioco d’azzardo? Per il futuro, naturalmente, suggeriamo di non pagare mai più chi non ne ha diritto, ma soprattutto, chiediamo che prima di togliere di verificare se la gente ‘ha diritto’. I pensionati che incontriamo ogni giorno i soldi della quattordicesima li hanno usati per vivere e, certo, non sono nelle banche di ex colleghi del premier”.
Infine, una constatazione: “Noi non vi riconosceremo come tecnici se continuate a risanare il paese sulle spalle dei più deboli e non toccando i possessori dei grandi patrimoni, in particolare chi si arricchisce con il gioco, spesso ingrassando la varie mafie”.