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A Casalgrande intitolate due vie a due grandi personaggi: Scopelliti e di Ambrosoli

Due appuntamenti dedicati alla memoria di due grandi personaggi italiani che osarono sfidare la mafia: all’interno del calendario della Fiera di Casalgrande, saranno inaugurate due vie alla memoria rispettivamente di Giorgio Ambrosoli, l’eroe borghese, liquidatore della Banca Privata Italiana e ucciso nel 1979, e del giudice Antonio Scopelliti, magistrato freddato nel 1991 da due killer incappucciati, in un delitto ordinato da un atroce patto tra mafia e ‘ndrangheta.

Per il sindaco Andrea Rossi: «Si tratta di due momenti dedicati a due figure emblematiche della storia italiana, che gettano un’ombra sui tanti segreti d’Italia. Da parte di questa amministrazione, è costante l’attenzione nei confronti della legalità, e rinnovando insieme ai cittadini la memoria di persone che hanno pagato con la vita la richiesta di verità e di giustizia, elementi necessari per fare ripartire questo Paese che, dopo decenni, soffre ancora degli stessi mali».

Lunedì 17 settembre alle17, in Fiera, sarà inaugurata dall’avvocato Umberto Ambrosoli la via dedicata al padre Giorgio. Giorgio Ambrosoli, medaglia d’oro al valor civile, commissario liquidatore della Banca Privata Italiana, benché fosse oggetto di pressioni e minacce, assolse all’incarico affidatogli con inflessibile rigore e costante impegno. Si espose, perciò, a sempre più gravi intimidazioni, sfidando il potere della mafia e del banchiere siciliano Michele Sindona, tanto da essere barbaramente assassinato prima di poter concludere il suo mandato. Splendido esempio di altissimo senso del dovere e assoluta integrità morale, spinti sino alla morte. Primo omaggio alla figura di Ambrosoli fu il libro di Corrado Stajano, intitolato «Un eroe borghese»: dal libro è stato tratto l’omonimo film di Michele Placido (1995), che sarà proiettato sempre lunedì 17 settembre, alle ore 21, all’interno della sala espositiva Incontro. Nel 2009 il figlio di Ambrosoli, Umberto, ha pubblicato il libro: «Qualunque cosa succeda», redatto «sulla base di ricordi personali, familiari, di amici e collaboratori e attraverso le agende del padre, le carte processuali e alcuni filmati dell’archivio Rai». Vai a: navigazione, cerca

Sabato 22 settembre, doppio appuntamento nella mattinata con Rosanna Scopelliti, figlia del giudice Antonino: alle ore 9, vi sarà l’inaugurazione del piazzale Scopelliti, in centro a Casalgrande, e successivamente, alle ore 11, l’incontro con gli alunni delle scuole elementari e medie all’interno del Teatro de André di Casalgrande. Antonino Scopelliti, giudice entrato in magistratura a soli 24 anni, ha svolto la carriera di magistrato requirente, occupandosi di vari maxi processi, di mafia e di terrorismo. Il magistrato fu ucciso il 9 agosto 1991, mentre era in vacanza in Calabria, sua terra d’origine, in località Piale. Furono istruiti e celebrati presso il Tribunale di Reggio Calabria ben due processi, uno contro Salvatore Riina e tredici boss della Cupola, ed un secondo procedimento contro Bernardo Provenzano ed altri nove boss: furono tutti condannati in primo grado nel 1996 e nel 1998. Nel 2007, su iniziativa della figlia, Rosanna Scopelliti, che sarà presente a Casalgrande in Fiera, è stata costituita una fondazione intitolata all’Alto magistrato.

 
















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